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Covid 19

Veneto, premio di 1200 euro a medici e infermieri impegnati nell’emergenza Covid-19

I Segretari Generali di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl del Veneto annunciano il raggiungimento di un accordo con la Regione per nuove risorse economiche al personale sanitario impegnato nella lotta contro il coronavirus: “Un premio di 1.200 euro ai lavoratori direttamente coinvolti, al quale si aggiungono indennità economiche contrattualmente previste, consentono di remunerare l’impegno che i lavoratori hanno avuto in questa fase”.
A cura di Susanna Picone
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Un premio economico alle migliaia di lavoratori della sanità veneta che in questi mesi sono stati in prima linea per combattere il coronavirus. Oggi è stato raggiunto un accordo con la Regione, secondo quanto annunciato dai sindacati di categoria. “Nella giornata di oggi abbiamo raccolto i frutti di un lavoro sul quale ci siamo spesi molto con l’obiettivo di riconoscere un premio economico straordinario alle migliaia di lavoratori della sanità veneta che in questi mesi sono stati in prima linea nel contrasto all’emergenza Covid-19. Siamo molto soddisfatti – il commento dei Segretari Generali di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl del Veneto Ivan Bernini, Marj Pallaro e D’Emanuele Scarparo – non solo per i contenuti dell’accordo, ma anche per il metodo con cui ci siamo arrivati. Un lavoro unitario, di squadra, che ci ha consentito di agire sia sul livello nazionale per emendare alcune parti del decreto legge originario rendendo possibile alle regioni l’utilizzo di risorse per premiare i lavoratori, sia a livello regionale nel rivendicare le risorse aggiuntive e nel proporre un accordo per la loro distribuzione”.

Un accordo che prevede di remunerare l'impegno del personale direttamente coinvolto nei reparti e nei servizi Covid nel periodo dell'emergenza sanitaria, “ma anche di considerare coloro che, pur non operando in strutture Covid-dedicate, hanno fornito un supporto necessario e indispensabile a queste attività”. Ai lavoratori direttamente coinvolti va un premio di 1.200 euro al quale si aggiungono indennità economiche contrattualmente previste, che consentiranno di remunerare l'impegno che i lavoratori hanno avuto in questa fase. Soldi che i lavoratori vedranno in busta paga nei mesi di giugno/luglio. “In più abbiamo convenuto, una volta liquidati questi importi e con contezza di spesa sostenuta, di regolare a livello di singole aziende l'ulteriore identificazione e remunerazione del personale coinvolto a supporto delle attività Covid – sottolineano i sindacati –  Le somme a disposizione sono significative: 60.932.640 euro per i complessivi 56.501 lavoratori della sanità veneta”.

Nell’assegnazione del premio non sono state fatte distinzioni tra profili professionali proprio perché le risorse stanziate da Stato e Regione sono state messe per remunerare l’impegno profuso da parte di tutto il personale coinvolto nell’emergenza coronavirus. "I primi a chiederci di non fare operazioni di divisioni economiche tra medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici che hanno lavorato fianco a fianco sono stati proprio i lavoratori”. "Chiuso l’accordo economico non viene meno il nostro impegno, che è priorità di sempre, di monitorare e rivendicare che ai lavoratori siano garantite le massime condizioni di sicurezza sul lavoro – si legge nel comunicato -. Perché vogliamo essere tutti ottimisti ma dobbiamo aver chiaro che seppure i dati della diffusione del virus stanno scendendo l’emergenza Covid-19 non è affatto finita. E basta un niente per ritrovarci nelle condizioni di partenza. Situazione che dobbiamo scongiurare e che richiede la massima responsabilità da parte di tutti".

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