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“Vendiamo la tua casa”: disabile colpito da aneurisma cerebrale, è in fin di vita

La storia di un quarantaseienne di Livorno che da circa due settimane lotta tra la vita e la morte in ospedale. Come spiegato dai suoi familiari, la notizia di perdere la casa avrebbe intaccato il suo equilibrio psicologico già precario.
A cura di S. P.
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Alessandro D’Oriano è un quarantaseienne di Livorno con una disabilità certificata al 75 percento che da circa due settimane si trova in ospedale. Sta lottando tra la vita e la morte dopo che il 12 maggio scorso è stato colpito da un aneurisma cerebrale. Si è sentito male poco dopo aver ricevuto una notizia che potrebbe aver influito su quanto accaduto. A scrivere della storia del quarantaseienne è il quotidiano Il Tirreno. A chiamare Alessandro era stato il curatore che si occupa della vendita all’asta del suo appartamento. “C’è un acquirente interessato all’immobile, oggi veniamo a vedere la casa”, le poche parole rivolte all’uomo che però – come hanno spiegato i medici ai parenti – possono aver intaccato l’equilibrio psicologico già precario del disabile. “Alessandro – ha inoltre aggiunto il fratello – da quattro anni ha perso il lavoro, o meglio gli hanno fatto firmare le dimissioni dal cinema Medusa dove era stato assunto al bar come categoria protetta”. Per questo, senza uno stipendio e con una moglie disabile e disoccupata, era stato costretto a vendere la casa. Una casa che è finita all’asta e il cui prezzo è sceso dai 90000 euro iniziali a 37970 euro, una cifra che sicuramente avrebbe attirato possibili acquirenti.

La rabbia dei familiari del quarantaseienne – I parenti di D’Oriano hanno parlato anche del lavoro perso da Alessandro e di una vicenda che ha dato origine a tre diversi procedimenti. Ciò che viene contestato dai parenti è il modo con il quale il dipendente sarebbe stato convinto a firmare davanti ai vertici del Multisala dopo essere stato accusato del furto di pochi spiccioli dalla cassa. Una vicenda che ha tra l’altro spinto anche il vecchio datore di lavoro a querelare Alessandro per calunnia. Così il 20 luglio ci sarà una nuova udienza del dibattimento dove al disabile è stato chiesto un risarcimento di 50000 euro da ciascuna delle parti offese. Lui, chiaramente, non ci sarà: “I medici ci hanno detto che le sue condizioni sono critiche e non sanno se dovranno sottoporlo a un delicato intervento chirurgico al cervello per cercare di ridurre l’emorragia. Comunque vada una cosa è certa: non tornerà come prima”, ha spiegato il fratello.

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