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Vendeva la figlia a un pensionato: “Devi fare abbassare i pantaloni o fai peccato a Dio”

Squallido giro di prostituzione a Torino con protagonista una bambina di 9 anni e la sorella appena maggiorenne. A fruttarle la mamma e un’amica. Sono stati tutti arrestati. Il pensionato arrestato in flagranza.
A cura di Giorgio Scura
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Faceva prostituire la figlia di 9 anni con un pensionato di 75 anni. Alla piccola, per convincerla a sopportare le attenzioni di un pensionato 75enne, ripeteva: «Devi fare quello che ti chiede lui, anche abbassare i pantaloni, o fai peccato a Dio». La donna, una 36 enne marocchina è stata arrestata, insieme ad una sua connazionale di 32 anni, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Quest’ultima gestiva appuntamenti  anche per l’altra figlia della donna, appena maggiorenne.

La storia viene da Leini, in provincia di Torino. Le indagini partono dai sospetti di una barista che aveva notato le frequenti e particolari attenzioni del pensionato nei confronti della bimba. Le comprava spesso il gelato e lei lo chiamava "nonno". L'anziano, un ex ambulante di prodotti alimentari, viene pedinato, intercettato e arrestato in flagrante dai carabinieri della Compagnia di Venaria, coordinati dal capitano Giacomo Moschella. La manette scattano quando l'uomo si apparta assieme alla piccola dentro un furgone. Immediato l'intervento dei militari che sorprendono il pensionato proprio mentre stava per indurre la piccola a un rapporto sessuale.

Il 75enne aveva conosciuto madre e le due figlie, conosciute per caso in un bar di Porta Palazzo, a Torino, arrivate sulle coste spagnole dopo un viaggio in barcone dal Marocco.

«Io vado a prendere il gelato con lui e poi lui dà tanti soldi alla mamma. Lei dice che devo fare quello che vuole lui….». La bimba è stata affidata ad una comunità protetta. Quando la madre, che vive e veste all’occidentale, va a trovare la figlioletta, indossa il velo, si fa vedere preoccupata e premurosa. Anzi, agli inquirenti racconta che lei affidava volentieri la piccola a quell’uomo che chiamava «Vian», perché si era sempre rivelato molto buono nei confronti della minorenne. Alla quale aveva addirittura acquistato libri e cancelleria per la scuola.  

Ovviamente i militari non le credono. Soprattutto perché la piccola, davanti agli esperti del nucleo Tutela Minori della Procura, quando si parla del «nonno», comincia a piangere. Gli inquirenti concentrano allora la loro attenzione su quella donna e sull’altra figlia, appena maggiorenne. Anche se il 75enne è in carcere, la 36enne e la figlia vivono comunque senza rinunce. I militari del Nucleo Operativo di Venaria pedinano le due, ascoltano le loro telefonate. Nel giro di poche settimane emerge un quadro molto chiaro. E inquietante. Madre, figlia e un’altra marocchina di 32 anni, si prostituiscono. Le tariffe vanno da 30 a oltre 100 euro a prestazione. La più richiesta è la 18enne, così l’amica della madre le consiglia: «Fatti bella che lui ti darà una bella ricompensa».  

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