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Veglia per giorni il marito morto in casa, poi tenta il suicidio

Una donna di Piombino è stata salvata dai carabinieri e dal personale del 118: si è tagliata le vene dopo la morte del marito.
A cura di S. P.
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Il marito muore in casa probabilmente per cause naturali e lei, sua moglie, invece di chiamare aiuto si chiude in camera con lui fino a quando, dopo giorni, decide di tentare il suicidio. È quanto sarebbe accaduto in una casa di Piombino, in provincia di Livorno, dove una donna è stata salvata dai carabinieri e dal personale del 118 dopo che è stata ritrovata ferita accanto al cadavere del marito. Aveva provato a togliersi la vita tagliandosi le vene. Da quanto ricostruito dai carabinieri, il marito 47enne – un uomo con diversi problemi di salute – è morto in casa, forse a causa di un infarto, alcuni giorni fa e lei gli è rimasto accanto senza chiedere aiuto per giorni. Sembra che la donna abbia vegliato il corpo del marito per circa 48 ore fino a quando ha tentato il suicidio.

La figlia di 10 anni ha chiamato la zia – Sarebbe stata la figlia di 10 anni della coppia, dato che da due giorni la mamma le impediva di entrare in camera, la prima a chiamare aiuto: la bambina avrebbe avvisato la zia che ha poi provveduto a chiamare i soccorsi. Il magistrato di turno ha disposto ulteriori accertamenti medico legali sul cadavere, che non presentava segni di violenza, per stabilire cause e data precisa del decesso. La donna invece, dopo essere stata soccorsa, è stata trasferita in ospedale dove si trova tuttora ricoverata in terapia intensiva. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

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