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Vaticano, mille abusi sessuali segnalati in un anno: “Uno tsunami, siamo sopraffatti”

Sono numeri scioccanti quelli riferiti da monsignor John Joseph Kennedy, a capo della sezione disciplinare nella Congregazione per la dottrina della fede: l’enorme afflusso di denunce ha letteralmente “sopraffatto” il personale“. La maggior parte arrivano d Stati Uniti, Argentina, Messico, Cile, Polonia e anche Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ufficio vaticano responsabile del trattamento delle denunce di abusi sessuali del clero ha segnalato un “record” di mille casi segnalati quest'anno da tutto il mondo, anche da paesi di cui non aveva mai sentito parlare. La notizia, pubblicata dal Washington Post, è stata ripresa dall’intervista di Ap a John Joseph Kennedy, il capo Ufficio della Sezione Disciplinare nella Congregazione per la dottrina della fede, precisando che l’enorme afflusso di denunce ha “sopraffatto” il personale: “uno tsunami di casi” ha detto Kennedy.

"La Congregazione per la dottrina della fede è oggi sopraffatta, alle prese con uno staff che non è cresciuto di pari passo per soddisfare l'aumento fino al quadruplo del numero di casi in arrivo nel 2019 rispetto a quelli di un decennio fa. Suppongo che se non fossi un prete e se avessi un bambino maltrattato, probabilmente smetterei di andare a messa", ha detto Kennedy.

L'Italia tra i Paesi dove avvengono più abusi

La maggior parte delle accuse di abusi sessuali da parte di esponenti del clero provengono, oltre che dagli Stati Uniti, da Argentina, Messico, Cile, Italia e Polonia. Il Vaticano – ha ricordato comunque il portavoce – si è impegnato a combattere gli abusi e ha solo bisogno di tempo per analizzare tutti i casi. "Li esamineremo dal punto di vista forense e garantiremo il giusto risultato – ha aggiunto -. Non si tratta di riconquistare la gente, perché la fede è qualcosa di molto personale. Ma almeno diamo alla gente la possibilità di dire: ‘Forse diamo alla chiesa una seconda possibilità di ascoltare il messaggio".

Papa Francesco abolisce segreto pontificio per casi di pedofilia

Va detto che Papa Francesco ha abolito il segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori commessi dai chierici, modificando e aggiornando alcuni termini relativi al reato e al processo ecclesiastico, con due ‘rescripta' separati ma inerenti lo stesso tema. La decisione, che avrà un vasta portata in molti Paesi del mondo dove si indaga sulla pedofilia causata da uomini di chiesa, è contenuta in due documenti pubblicati il 17 dicembre scorso.

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