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Vasto, polizia aziona il taser su un pescivendolo: “In commissariato spogliato nudo e perquisito”

Un pescivendolo di Vasto ieri è stato minacciato col taser quindi ammanettato e condotto in commissariato per essersi rifiutato di esibire un documento. “I due agenti mi hanno fatto denudare, poi mi hanno fatto chinare e perquisito anche nelle parti intime”.
A cura di Davide Falcioni
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Un agente di polizia in servizio a Vasto, in provincia di Chieti, ha azionato il taser durante un banale diverbio con un commerciante utilizzando la "pistola elettrica" nel corso di una discussione pacifica e in assenza di qualsivoglia pericolo. L'episodio è avvenuto ieri, martedì 31 gennaio, davanti alla pescheria  Shark di via Crispi.

L'abuso di polizia è stato ripreso da un testimone con uno smartphone. Le immagini mostrano una discussione animata tra un commerciante – Giovanni De Rosa – e un poliziotto che poco prima aveva fermato diversi clienti della pescheria: l'agente avrebbe chiesto all’interlocutore di mostrare i documenti e l’altro gli avrebbe risposto di non averli con sé e di dover tornare a lavorare.

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Il pubblico ufficiale ha quindi intimato al commerciante di seguirlo in commissariato: "Sto lavorando", è stata la risposta ottenuta. Dopo una breve discussione del tutto pacifica, sebbene corredata da minacce di arresto, il poliziotto ha estratto il taser, la pistola elettrica in dotazione alle forze dell’ordine per bloccare malviventi o personaggi particolarmente pericolosi, emettendo una scarica (al secondo 37 del video) e minacciando di rivolgere l'arma nei confronti del commerciante e di sua moglie, nel frattempo accorsa in suo aiuto. "Ti devi mettere giù, ti sparo col taser", dice l'agente. "Lasciatelo", urla la donna, prima di cadere a terra. Qualcuno da dentro grida: "Si è appena operato", mentre la donna dice al poliziotto: "Sei un animale".

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L'intervento della polizia è finito poco dopo. Dopo aver riposto il taser nella custodia l'agente, supportato da un collega, ha scaraventato a terra il commerciante per poi ammanettarlo. Uno dei presenti ha chiesto l’intervento dei carabinieri, avvertendo che si stava operando un chiaro abuso, ma nel frattempo l’esercente è stato caricato sulla pattuglia per il trasferimento in commissariato.

Il commerciante: "Mi hanno fatto spogliare e perquisito nelle parti intime"

Fanpage.it ha sentito il commerciante, Giovanni De Rosa, nel frattempo rilasciato a piede libero e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. "Ero al lavoro nella mia pescheria insieme e mia moglie. Ho notato una volante che fermava e faceva molte a diversi clienti del mio negozio quindi uscito in strada e ho bussato al finestrino dell'auto per chiedere spiegazioni agli agenti. Volevo sapere come mai si fossero accaniti nei confronti della mia clientela". La reazione dei poliziotti, in particolare di uno dei due, è stata veemente e documentata per intero con un video: "A questa mia richiesta di spiegazioni è successo il putiferio. Hanno sparato con il taser e sospetto che abbiano colpito mia moglie, che infatti è caduta a terra poco all'istante. Poi sono stato scaraventato sull'asfalto e ammanettato in malo modo, stavano per spezzarmi i polsi".

Giovanni è stato quindi condotto nel commissariato di polizia di Vasto, e lì gli abusi sono proseguiti: "Mi hanno portato in una stanza. Eravamo io e i due agenti di polizia che mi avevano fermato: mi hanno fatto denudare, poi mi hanno fatto chinare e perquisito anche nelle parti intime. Non ho potuto oppormi. Fortunatamente poco dopo sono arrivati i miei avvocati e hanno calmato gli animi dei poliziotti".

Giovanni De Rosa
Giovanni De Rosa

L'avvocato dei poliziotti: "Non si è sparato nessuno dardo col taser"

Il legale dei poliziotti, l'avvocato Fiorenzo Cieri, riporta il sito locale ChiaroQuotidiano.it, afferma che "nel video si vede solo ciò che è accaduto dopo, ma si tratta della conseguenza di ciò che era avvenuto in precedenza. Non è stato sparato alcun dardo con il taser, che ha emesso solo un segnale sonoro usato come deterrente. I miei assistiti – aggiunge – quereleranno, persona per persona, tutti coloro che si sono resi autori di commenti offensivi. Mi meraviglio della facilità con cui non si ha rispetto per la divisa".

Quando la polizia può utilizzare il taser

Il taser è una pistola elettrica che rilascia delle scariche in grado di immobilizzare la vittima. Il suo uso è consentito ai privati solo se titolari di porto d’armi e comunque unicamente per scopo di legittima difesa. Anche le forze dell’ordine se ne possono avvalere, entro però determinati limiti di proporzione rispetto al pericolo in corso.  Si tratta, infatti, di un'arma a tutti gli effetti, come ricorda anche Amesty International, secondo cui negli Stati Uniti ha causato almeno mille morti in 20 anni.

L'Autorità Garante delle persone private della libertà ha espresso alcune raccomandazioni sull'utilizzo della pistola elettrica, chiedendo esplicitamente di vigilare "per evitarne l'utilizzo improprio" dato "che può avere gravi esiti per la salute" o "configurare un trattamento in violazione di obblighi nazionali e internazionali". Inoltre ne ricorda il divieto di impiego "in luoghi chiusi privativi della libertà personale" e raccomanda "la speciale cautela nel suo utilizzo nei confronti di persone di particolare vulnerabilità psichica o comportamentale".

In ogni caso, onde evitare abusi da parte delle forze dell’ordine, il ministero degli Interni ha elaborato un protocollo di utilizzo del taser che prevede cinque passaggi obbligatori da parte dell’operatore di polizia:

  • individuazione del pericolo;
  • dichiarazione al cittadino di essere armato di pistola elettrica;
  • esposizione dell’arma;
  • warning arc (scossa di avvertimento con puntamento della pistola);
  • uso vero e proprio del taser.

L’art. 53 del Codice penale stabilisce che "non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’Autorità […]". Di conseguenza il pubblico ufficiale può usare il taser solo:

  • per respingere una violenza;
  • per vincere una resistenza.

In ogni caso, l’uso del taser può avvenire nel rispetto di tre concetti:

  • proporzione rispetto al pericolo in corso;
  • necessità dell’uso dell’arma;
  • adeguatezza.
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