video suggerito
video suggerito

Vasile, senzatetto di 60 anni, trovato morto di freddo in una baracca a Rimini

Vasile Trotea, un senzatetto di 60 anni, è stato trovato senza vita ieri mattina a Rimini in una baracca di fortuna che lui stesso aveva allestito nei pressi di un centro commerciale: è il 378esimo clochard morto nel 2022.
A cura di Davide Falcioni
801 CONDIVISIONI
Immagine

Vasile Trotea, un senzatetto di 60 anni, è stato trovato morto ieri mattina a Rimini in una baracca di fortuna che lui stesso aveva allestito nei pressi di un centro commerciale, in via Caduti di Nassiriya.

L'uomo era originario della Romania, viveva di elemosina e di piccoli lavoretti, e recentemente aveva avuto problemi di salute legati all'alcolismo. A scoprire il cadavere è stato un connazionale; l'uomo ha chiamato i soccorritori, ma non c'era ormai più nulla da fare.

Sul posto è intervenuta la polizia di Stato per gli accertamenti di rito. L'ipotesi principale è che il decesso possa essere sopraggiunto per il freddo.

Nel 2022 morti 378 senzatetto

Nel solo 2022, secondo la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora, sono morti 378 senzatetto, più di uno al giorno. Prima di Vasile Trotea, il 20 dicembre, a perdere la vita erano stati Mario (a Bologna) e  Ion Bistrichi (a Verona). Il primo aveva 78 annim era originario di Crotone ed è stato trovato morto su una panchina di via San Felice, nel capoluogo emiliano. Il secondo aveva 55 anni ed è deceduto nella Caserma Riva di Villasanta, abbandonata da anni, dove aveva cercato riparo dal freddo.

Intervistato da Fanpage.it Michele Ferraris, referente della fio.PSD, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, ha spiegato: "Nel 2022 abbiamo già superato la media di un morto al giorno e si registra un aumento del 50% rispetto allo scorso anno. Nel 2021 i decessi sono stati complessivamente 251, nel 2020 212".

Quali sono le cause della morte dei senza dimora

Quanto alle cause non si muore solo di ipotermia: "Si muore ogni mese e contrariamente quanto si potrebbe pensare il freddo non è la causa principale; i numeri di marzo e settembre, oppure di gennaio ed agosto, sono simili. Si muore il più delle volte in circostanze violente: molti vengono investiti da treni, auto o tram, altri cadono accidentalmente in fiumi o scarpate. In genere si muore in situazioni in cui non ci si troverebbe mai, se non si vivesse in strada e se non si fosse per questo psicologicamente o fisicamente molto provati. Poi certo, d'inverno si muore anche di freddo, ma fortunatamente i ‘piani freddo' limitano queste tragedie".

801 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views