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Covid 19

Variante Omicron, Palù (Aifa) spiega perché sono importanti gli esperimenti in Israele

Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù ha dichiarato che domani si riunisce il Cts: “Solitamente noi abbiamo sempre approvato quello che approvava l’Ema anche a distanza di poche ore”
A cura di Simona Buscaglia
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Giorgio Palù (AIfa)
Giorgio Palù (AIfa)
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In merito alle notizie che provengono da Israele sul fatto che la nuova variante Omicron non sia pericolosa per chi ha già ricevuto il vaccino, per il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, durante le registrazioni del suo intervento alla trasmissione "Porta a porta", si tratta di "un buon dato, se hanno fatto gli esperimenti, perché ci vuole un po' di tempo per farli". Palù ha infatti spiegato che: "Bisogna avere il virus in coltura e isolarlo e quindi in Israele o hanno avuto dei casi o se lo sono fatti mandare dal Sud Africa, oppure occorrono 2 settimane" per sviluppare in laboratorio la variante Omicron. "Bisogna utilizzare un virus chimerico – ha concluso Palù – che ha sulla superficie esterna la proteina S, che è quella con cui il virus attacca le nostre cellule e che è quella che serve per il vaccino. Ci vuole un po' di tempo per svilupparla per via sintetica per realizzarlo e poi occorre provare con sieri di soggetti immunizzati la capacità neutralizzante. Se in Israele hanno ottenuto questo risultato è un buon dato".

Domani si riunisce il Cts per il vaccino agli under 12

Domani inoltre si riunisce la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Aifa "Solitamente noi abbiamo sempre approvato quello che approvava l'Ema anche a distanza di poche ore" ha aggiunto Palù, per quanto riguarda la pronuncia dell'Aifa sulla vaccinazione per i bambini tra 5 e 11 anni. L'urgenza stringente però "in questo caso non c'è", perché "devono arrivare le preparazioni vaccinali che, ricordo, sono pari ad un terzo rispetto a quelle che si fanno agli adolescenti e quindi in ogni caso i vaccini arriveranno verso metà dicembre".

Palù: Favorevole alla vaccinazione dei bimbi

Palù si è poi detto "assolutamente favorevole" alla vaccinazione anti-Covid per i bambini under12 visto che il Coronavirus "Sta diventando una malattia pediatrica". Il presidente dell'agenzia italiana del farmaco ha infatti riportato l'esempio degli Stati Uniti: "L'incidenza è passata negli Usa dal 3 al 30% e basta guardare i dati dell'Iss – ha aggiunto – La fascia di età dai 5 a 11 anni è quella che presenta i casi incidenti più frequenti. Non solo, ma c'è il rischio per un bambino su 100 che contrae l'infezione di essere ospedalizzato".

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