Varese, ritrovata 13enne: un romeno e un trans la facevano prostituire
Una ragazzina di 13 anni era scomparsa sabato scorso a Besnate, nel varesotto: è stata ritrovata, veniva indotta alla prostituzione da un romeno e un trans italiano. Gli stessi carabinieri che hanno trovato, questa mattina, un epilogo alla scomparsa della 13enne hanno parlato di "una storia estremamente triste". La ragazzina aveva conosciuto il romeno di 24 anni in chat. Lunghe lusinghe, appuntamenti, poi lui le chiese di fermarsi a casa sua per dormire. Da sabato scorso i genitori non avevano più notizie della figlia, e questa mattina la ragazza è stata ritrovata in un appartamento di Milano, ancora frastornata. In seguito alle prime indagini, i carabinieri hanno arrestato un romeno di 24 anni e un trans italiano di 65 anni per sfruttamento della prostituzione e sottrazione di persona incapace.
Indotta alla prostituzione a 13 anni
La ragazzina di Besnate aveva fatto perdere le sue tracce sabato scorso, 21 gennaio. Le sue foto erano comparse anche sul sito della trasmissione ‘Chi l'ha visto?', i genitori erano disperati. Trovarla, tuttavia, non è risultato difficile: la 13enne aveva una relazione con un ragazzo conosciuto su una chat, un romeno di 24 anni. Le amiche sapevano tutto, o quasi, della storia, così avevano riferito ciò che la ragazzina aveva confessato loro in passato. Un numero di cellulare ritrovato su un diario e varie conversazioni in chat hanno portato i genitori della 13enne alla pista giusta: il romeno che aveva conosciuto sul web la induceva alla prostituzione.
La ragazza è stata ritrovata dai carabinieri in un appartamento di Milano. Finora la vittima non ha parlato dell'accaduto, si trovava in uno stato di estrema confusione, e non è ancora certo se il romeno sia riuscito effettivamente a farla prostituire. Insieme al 24enne è stato arrestato anche un trans italiano di 65 anni. La preside della scuola media frequentata dalla ragazza ha affermato: "Non conosciamo ancora tutte le modalità della vicenda, ma, se vengono confermate le cose che abbiamo sentito, non possiamo che ribadire la nostra preoccupazione e la nostra consapevolezza per i rischi che corrono i minorenni rispetto a internet e alla nuove tecnologie".