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Omicidio Vanessa Ballan

Vanessa, l’ultimo messaggio di Fandaj al compagno di lei. Il racconto di un testimone: “Ho avuto paura”

Stando a quanto emerge dalle indagini in corso, Bunjar Fandaj, attualmente in carcere a Treviso perché accusato dell’omicidio a Riese Pio X di Vanessa Ballan, avrebbe inviato un messaggio con un video al compagno di lei, Nicola, prima della denuncia della coppia per stalking. Il racconto di un cliente del supermercato dove lavorava la vittima: “Mi ha inseguito per essermi intrattenuto più del dovuto con lei”.
A cura di Ida Artiaco
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Vanessa Ballan e il compagno Nicola.
Vanessa Ballan e il compagno Nicola.
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Un messaggio in cui faceva esplicito riferimento alla natura del rapporto con Vanessa Ballan e un video. Questo è il contenuto di quanto inviato da Bunjar Fandaj, attualmente in carcere a Treviso perché accusato dell'omicidio a Riese Pio X della 26enne, al compagno di Lei, Nicola, prima che i due si recassero a fine ottobre dai carabinieri per depositare la querela per stalking nei suoi confronti.

Il 41enne di origine kosovara avrebbe così indirizzato al telefonino del compagno e non alla vittima l'ultima comunicazione via whatsapp, quella che gli è costata la denuncia sporta dalla coppia due mesi prima del delitto.

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Stando a quanto emerge dalle indagini dei carabinieri, nel messaggio giunto a Nicola Scapinello Fandaj avrebbe fatto riferimenti espliciti alla natura del rapporto Vanessa, accompagnati anche da un video.

Per questo Vanessa e Nicola, di comune accordo, avrebbero preso la decisione di andare insieme dai militari per sporgere querela. La 26enne avrebbe raccontato al compagno di aver chiuso quella relazione e di essere perseguitata da Fandaj con minacce e insulti.

Il racconto del testimone: "Fandaj mi fece paura"

Vanessa e il cliente del supermercato.
Vanessa e il cliente del supermercato.

Che Fandaj perseguitasse Vanessa, già mamma di un bimbo di 5 anni avuto da Nicola e al momento del decesso incinta al terzo mese di gravidanza, è confermato anche dal racconto di Davide, un cliente del supermercato dove la 26enne lavorava.

Nella puntata de La Vita in Diretta andata in onda oggi, l'uomo ha raccontato di un episodio in particolare verificatosi qualche mese fa. Sarebbe stato inseguito dall'uomo che adesso è in carcere solo perché si era intrattenuto con Vanessa qualche minuto più del dovuto.

"Ho avuto tantissima paura di lui, era come un armadio, bello grande quindi mi sono spaventato molto. Ho incontrato Bujar mentre ero alla cassa. Vanessa mi aveva chiesto dei soldi da cambiare perché le servivano banconote da 5 euro e io come faccio spesso con lei ho accettato di farlo. A quel punto Bujar ha cominciato a lamentarsi. Vanessa mi ha detto di lasciar perdere e di continuare a fare ciò che stavamo facendo. Fino a quando non l'ho mandato a quel paese e lui si è scaldato. Sono uscito e ho raggiunto la mia auto, e me lo sono ritrovato in mezzo alla strada, ha dato una botte sul vetro della macchina".

Il 29 dicembre il funerale di Vanessa e lutto regionale

Il 29 dicembre si svolgeranno i funerali di Vanessa e il presidente della regione del Veneto Luca Zaia ha proclamato una giornata di lutto regionale. "La drammatica vicenda della giovane concittadina Vanessa Ballan, che ha perso la vita in modo così violento con la creatura che portava in grembo – si legge nel provvedimento del Presidente – ha gettato nello sconforto due famiglie, le loro comunità e suscitato in tutti noi un profondo senso di sgomento. Ho chiesto che sia decretato il lutto regionale, come messaggio corale delle istituzioni contro ogni violenza di genere: i casi di Vanessa – e di Giulia Cecchettin – sono e debbono essere uno spartiacque, suscitando una risposta collettiva contro crimini che non possono restare relegati alle cronache".

Venerdì 29 dicembre, dunque, su tutto il territorio regionale verrà disposta l'esposizione a mezz'asta della bandiera della Regione del Veneto. L'invito agli Enti pubblici veneti è inoltre quello di unirsi nella manifestazione del cordoglio e promuovere occasioni di riflessione in tutte le sedi istituzionali sul tema della violenza di genere.

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