Vanessa, giovane mugnaia d’Italia: “Io resto al Sud: amo la mia terra, orgogliosa del mio mulino”
Molino Soprano, vive la sua storia affiancato alla sorgente nel territorio di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa e risale al 1822. Sin dalle sue origini il suo funzionamento è stato alimentato dalle acque della “Sorgente Acque Cifali”, la famiglia Distefano riprende l’attività molitoria nel 2008 dopo un periodo del restauro durato sei anni. A portare avanti l'azienda con orgoglio è Vanessa, una delle poche donne mugnaia e lavora nel Molino di famiglia. "Sperimento le ricette che mi ha lasciato la nonna e quelle che cerco di innovare anche io"
Voglio rimanere nella mia terra. La Sicilia
Vanessa ha creduto fortemente al valore dell'amore per la sua terra e ha deciso nel 2008 di prendere in mano il molino di famiglia e di portarlo avanti nei migliori dei modi. Tanti giovani, in particolar modo nel sud Italia, dopo gli studi si trasferiscono al nord Italia o all'estero, per cercare un futuro migliore, tentare di costruire una vita da capo, altri invece si dedicano alle preziose risorse che la propria terra può offrire."Otto anni fa ho creduto fortemente a questa mia decisione – ha detto Vanessa a fanpage.it – sono stanca di vedere tantissimi amici e amiche che partivano, lasciavano la loro terra, la loro famiglia e la loro vita per cercare futuro altrove, quando in realtà se credi davvero in qualcosa, pian piano inizi a costruire e i risultati arrivano". Vanessa, si occupa della macinazione del grano, lo inserisce nella tramoggia e lo schiaccia con la macina in pietra antica:"Nel mio lavoro devi sempre controllare il flusso della farina per poi gestire anche l'insacchettamento in base alle ordinazioni, si fa il sacchettino a mano".
Essere donna mugnaia. "Nessun limite"
Nonostante le critiche, giovane e donna, Vanessa è orgogliosa di portar avanti le tradizioni dei suoi nonni."Mi vedevano come la "ragazzina" all'interno di un'azienda grande rispetto a me che non sapeva gestire – ha raccontato Vanessa – c'era chi arrivava e si aspettava il mugnaio maschile e quindi io non venivo calcolata assolutamente, però con gli anni, effettivamente, mettendo le mani in pasta, con nuove ricette, tutti hanno iniziato ad avere fiducia su me. Dobbiamo smetterla – continua – di avere i classici stereotipi che la donna ha dei limiti rispetto all'uomo, io penso che le donne possono fare tranquillamente quello che vogliono e se credono in qualcosa riescono a gestire meglio tutti i fattori e se oggi sono qui vuol dire che ci credo e che voglio dare sempre il massimo".
"L'incendio non mi ha fermato"
Nel 2016 un incendio ha distrutto il molino della sua famiglia ma grazie alla solidarietà delle persone gran parte è stato ristrutturato e anche grazie alla sua determinazione la sua azienda continua ad andare avanti."È stato bruttissimo – racconta Vanessa – vedere quel fumo, tutto quel nero, gran parte del molino distrutto, è stato traumatico. Mio padre – continua – voleva lasciar perdere tutto perché lui ci ha già creduto una volta, e a 60anni rimettersi di nuovo in gioco nel campo lavorativo, non è facile rispetto a noi ragazzi e io, insieme a un gruppo di volontari, abbiamo creato un evento che ha dato la possibilità di ristrutturare la parte distrutta del molino e di continuare ad andare avanti. L'augurio è quello di farcela entro il prossimo anno, Covid permettendo, di ripristinare tutta la parte danneggiata e riprendere il laboratorio a fianco".
Amate la vostra terra
La giovane ragazza si fa portavoce di tutte le ragazze, di amare la propria terra e di credere a ciò che si vuole fare nel futuro."Ci sono delle opportunità che possiamo creare noi stessi se ci crediamo – conclude Vanessa – e se vogliamo davvero fare un cambiamento è inutile andarlo a trovare fuori, si deve avere più coraggio di buttarsi sulle proprie passioni".