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Omicidio Vanessa Ballan

Vanessa Ballan, domani l’autopsia anche sul feto: “Dissipare dubbi che possa essere figlio di Bujar”

Si svolgerà domani l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, la 26enne uccisa a coltellate nella sua casa di Riese Pio X. Accertamenti ed esami anche sul feto che portava in grembo, il procuratore Martani: “Dissipare i dubbi che possa essere il figlio dell’indagato, Fandaj Bujar”.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano le indagini sulla morte di Vanessa Ballan, la 27enne uccisa martedì scorso nella sua abitazione di Riese Pio X, nel Trevigiano. In carcere si trova indagato per l'omicidio il 41enne di origini kosovare Fandaj Bujar, con il quale la vittima aveva avuto in passato una relazione e che aveva anche denunciato per stalking.

In programma domani, venerdì 22 dicembre, l'autopsia sul corpo della giovane, che verrà effettuata dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli, incaricato a questo scopo dalla procura di Treviso.

Oltre che sul corpo della donna, verranno effettuati esami e accertamenti anche sul feto che portava in grembo, circostanza che rientra tra le aggravanti dell'ipotesi di reato di omicidio volontario. Vanessa, infatti, era già mamma di un bimbo di 5 anni avuto dal compagno Nicola Scapinello ed era incita al terzo mese quando è stata ammazzata.

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"Sono stati nominati due consulenti tecnici. Dissipare i dubbi che possa essere il figlio dell'indagato – ha spiegato il procuratore di Treviso Marco Martani, come riporta Il Gazzettino -. È un particolare che nella dinamica ha la sua importanza e verrà chiarito. Non siamo in grado in questo momento di dire se lui sapesse o meno che lei era incinta. La notizia era uscita dall'ambito strettamente familiare perché era assente dal lavoro da qualche giorno per gravidanza a rischio".

Oggi, intanto, è stato convalidato l'arresto di Bujar Fandaj, accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. Attualmente è detenuto nel carcere di Treviso. Il Gip ha poi condiviso l'ipotesi del reato di omicidio volontario plurimo e pluriaggravato operata dalla Procura, ravvisando le esigenze cautelari del pericolo di fuga e di reiterazione del reato.

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"Non era ancora in grado di rispondere, è ancora molto confuso. C'è ancora tutto da valutare, ancora. I contorni della vicenda sono ancora da definire, il pubblico ministero sta ancora svolgendo indagini e ci attende ancora molto lavoro da fare. C'è massima disponibilità dalle due parti, chiaramente ognuna nei propri ruoli", hanno riferito le sue legali Chiara Mazzoccato e Daria Bissoli.

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