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Omicidio Vanessa Ballan

Vanessa Ballan aveva confidato al suo killer di essere stata già vittima di stalking

Vanessa Ballan era stata già vittima di stalking da parte di un altro uomo che la 26enne, uccisa in casa sua a Riese Pio X da Bujar Fandaj, aveva anche denunciato prima di ritirare la querela. La donna lo aveva rivelato al compagno ma anche a quello che si è rivelato poi il suo killer.
A cura di Antonio Palma
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Non solo il suo killer Bujar Fandaj, Vanessa Ballan era stata già vittima di atteggianti persecutori e stalking da parte di un altro uomo che la 26enne, uccisa in casa sua a Riese Pio X, aveva anche denunciato prima di ritirare la querela. La circostanza emerge dalle indagini sul femminicidio della giovane mamma incinta del suo secondo figlio. La vicenda risale al periodo immediatamente antecedente alla relazione con Bujar Fandaj col quale la donna si sarebbe anche confidata visto che lui sapeva tutto di quanto le era accaduto.

Vanessa Ballan e la precedente denuncia per stalking

Lo stalker era un uomo di 49 anni che, allo stesso modo di Bujar Fandaj, l'aveva conosciuta al supermercato dove la ragazza era cassiera. Proprio come avvenuto col suo killer dopo la rottura della relazione, l'uomo aveva iniziato a molestarla sul luogo di lavoro, presentandosi al supermercato ossessivamente, appostandosi con comportamenti molesti e arrivando infine a telefonarla.

La 26enne lo aveva così denunciato alle forze dell'ordine raccontando tutto, compreso le telefonate che l'uomo le faceva, dopo aver recuperato in qualche modo il suo numero di telefono, e addirittura un appostamento sotto casa. La denuncia aveva portato a una inchiesta arrivata anche in tribunale dove però Vanessa aveva deciso di ritirare la querela facendo prosciogliere il 49enne.

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Bujar Fandaj sapeva delle persecuzioni subite da Vanessa 

Una vicenda di cui Bujar Fandaj sarebbe stato messo a conoscenza dalla stessa Vanessa Ballan. Come ricostruisce il Corriere del Veneto, la circostanza emergerebbe dalla difesa dell'omicida dopo la denuncia nei suoi confronti per stalking. L'uomo infatti avrebbe affermato di non sapere nulla degli atteggiamenti persecutori che gli venivano contestati, avvertendo al contrario di temere di essere stato indicato come autore dello stalking messo in atto invece dall'altro uomo.

L'ossessione e le minacce dell'uomo

Secondo l'accusa, invece, Bujar Fandaj, avrebbe messo in atto nei confronti della donna esattamente gli stessi atti persecutori dopo la fine della loro relazione. L'uomo, "per nulla rassegnato, aveva intensificato le condotte moleste, anche sul luogo di lavoro e minacciava Vanessa di divulgare filmati e fotografie realizzati in momenti di intimità, minaccia che si è concretizzata con l'invio di un filmato al compagno di Vanessa" scrive il gip nell’ordinanza di fermo dell'uomo. "La ferma volontà di Vanessa Ballan di porre fine alla relazione, nonostante questi avesse svelato al compagno il tradimento ha provocato in Bujar Fandaj un sentimento di frustrazione e rivalsa, montato nel corso delle settimane e sfogato infine con l’uccisione della giovane" ha concluso il gip che contesta all'omicida anche la premeditazione.

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