video suggerito
video suggerito

Valanga a Cortina, morti due dei tre scialpinisti travolti: chi erano Abel Ayala Anchundia ed Elisa De Nardi

Due dei tre sciatori travolti da una valanga nella zona di Forcella Giau e tratti in salvo dal Soccorso Alpino ieri, domenica 16 marzo, non ce l’hanno fatta. Abel Ayala Anchundia, 38 anni, ed Elisa De Nardi, 40, sono morti in ospedale. Il terzo, un 51enne, fratello della donna, è ricoverato ma non in pericolo di vita.
A cura di Eleonora Panseri
647 CONDIVISIONI
Abel Ayala Anchundia, 38 anni, ed Elisa De Nardi 40.
Abel Ayala Anchundia, 38 anni, ed Elisa De Nardi 40.

Due dei tre sciatori travolti da una valanga nella zona di Forcella Giau, valico alpino delle Dolomiti, tra Cortina d’Ampezzo e la Val Fiorentina, e tratti in salvo dal Soccorso Alpino nella giornata di ieri, domenica 16 marzo, purtroppo non ce l'hanno fatta.

Dopo essere stati ricoverati in ipotermia profonda e arresto cardiaco, Abel Ayala Anchundia, 38 anni, ed Elisa De Nardi, 40, sono morti in ospedale.

Le due vittime, entrambe appassionate di montagna (De Nardi era iscritta al Cai dal 2023), come mostrano le foto pubblicate sui profili social, erano insieme ad altre due persone.

Il fratello della donna, un uomo di 51 anni, anche lui travolto e ferito dalla slavina ma riportato in superficie cosciente e in buone condizioni da un quarto compagno di escursione. È stato quest'ultimo a lanciare l'allarme e a richiedere l'intervento dei soccorritori.

Sul posto è riuscito ad atterrare l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha sbarcato equipe medica, tecnico di elisoccorso e unità cinofila, mentre l'eliambulanza di Treviso ha provato ad avvicinarsi. Inutili i tentativi da parte dell'elicottero di Bolzano a causa delle condizioni meteo.

Gli uomini del Soccorso Alpino durante l'intervento.
Gli uomini del Soccorso Alpino durante l'intervento.

Circa 40 i soccorritori impegnati nelle operazioni. Il 38enne, statunitense originario dell'Ecuador, dipendente della base Nato di Aviano e residente a Vittorio Veneto, come riportano alcuni quotidiani locali, era stato individuato, tramite i sondaggi, sotto due metri di neve.

Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato le manovre di rianimazione e l'uomo è stato poi trasportato al nosocomio di Mestre, dove purtroppo, dopo diverse ore critiche, è deceduto nel reparto di Terapia Intensiva.

Più difficile invece l'individuazione della terza sciatrice, sepolta sotto una coltre di tre metri di manto nevoso. Quando il cane di un'unità cinofila ha iniziato a scavare, i soccorritori si sono concentrati in quel luogo e hanno iniziato ad abbassare il livello della massa nevosa, finché il sondaggio ha rivelato finalmente l'esatta posizione della 40enne, di Conegliano. 

Recuperata dopo circa due ore e con un temperatura corporea di 28 gradi, abbassatasi ulteriormente durante il trasporto all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Qui la donna, nonostante gli sforzi dei medici, è morta per i traumi riportati.

Il 51enne che, secondo quanto si legge sui giornali veneti, avrebbe cercato disperatamente di salvare la sorella, è  stato ricoverato a Pieve di Cadore per una possibile ipotermia e per un trauma alla caviglia ma non è in gravi condizioni.

647 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views