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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Vaiolo delle scimmie, Partito Gay: “Folle additare gli omosessuali, il rischio è per tutti”

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, interviene per ricordare l’uguaglianza tra etero e gay dopo che le autorità sanitarie europee hanno parlato di maggiore rischio per gli omosessuali.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Con il vaiolo delle scimmie le persone gay sono a rischio esattamente come quelle eterosessuali". A dirlo è Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt, dopo che il Centro europeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie (Ecdc) ha spiegato che chi è omosessuale è a rischio per questa epidemia. Per questo Marrazzo chiede chiarimenti al Ministero della Salute italiano, chiamando in causa anche Roberto Speranza.

"Ricordiamo – aggiunge- che chi è gay può avere relazioni monogame o avere rapporti occasionali al pari delle persone
eterosessuali. Pertanto chiediamo al Ministero di intervenire per evitare che nuovamente come negli anni '80 si crei uno stigma contro le persone omosessuali". L'Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la situazione che è in "rapida evoluzione" e in Italia il ministero della Salute ha avviato un sistema di sorveglianza dei casi e allertato le Regioni.

Ad oggi, dopo i primi casi segnalati nel Regno Unito per un totale di 9 ad oggi, contagi sono stati registrati in Portogallo e Spagna – dove è stato dichiarato uno stato di allerta – ma anche in Svezia e in Italia. Altri casi sono segnalati in Usa e Canada. Il primo contagio nel Regno Unito sarebbe stato ‘importato' dopo un viaggio all'estero in un'area endemica, gli altri sarebbero autoctoni. Sempre nel Regno Unito, secondo le autorità sanitarie britanniche, le trasmissioni sono concentrate, senza un legame causale individuato, proprio nella "comunità" omosessuale.

In Italia il primo caso è stato identificato all'Istituto per le malattie infettive Spallanzani e si tratta di un uomo di ritorno dalle isole Canarie, ricoverato in isolamento. In generale, la malattia spesso si esaurisce con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, non è molto contagiosa e si trasmette tramite l'esposizione alle goccioline di saliva ed i contatti stretti con lesioni cutanee infette o con lo scambio di liquidi corporei, come nei rapporti sessuali. I sintomi (tra cui febbre, mal di testa, dolori muscolari e eruzioni cutanee) possono essere lievi o gravi. Il serbatoio originario del virus, secondo l'Oms, è sconosciuto anche se è probabile che sia tra i roditori.

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