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Vaiolo delle scimmie in Toscana, gli esperti: “Non è un’epidemia, ma importante mantenere attenzione alta”

Dopo la scoperta di undici nuovi casi di vaiolo delle scimmie vicino a Firenze, gli esperti invitano a non cadere preda di facili allarmismi. “Non c’è nessuna epidemia”, spiega il virologo Matteo Bassetti; “Focolaio isolato, in Italia situazione sotto controllo”, conferma il professor Fabrizio Pregliasco. Entrambi però insistono sull’importanza della prevenzione.
A cura di Eleonora Panseri
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In Toscana, nell'area di Firenze, sono stati registrati undici casi di vaiolo delle scimmie (o monkeypox) ma, secondo gli esperti, non bisogna cedere ad allarmismi perché la situazione nel nostro Paese è sotto controllo. Lo conferma Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

Intervistato dall'Adnkronos, il virologo ha spiegato che “non c'è nessuna epidemia di vaiolo delle scimmie in Toscana, non serve fare allarmismo per 11 casi. Dal 2022 abbiamo capito che il Mpox può colpire gli esseri umani e ci sono stati decine di migliaia di casi nel mondo ma l'infezione ha portato a pochissimi decessi perché i focolai si autolimitano. Colpisce soprattutto i maschi che fanno sesso con i maschi, ci possono essere dei cluster se ci sono rapporti molto intimi".

Anche il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco ha parlato di “focolaio isolato”. "In Italia la situazione è sotto controllo – ha aggiunto – con circa 1.000 casi raccolti dal sistema di sorveglianza (attivato nel 2022, ndr) che è fondamentale mantenere attivo".

Come prevenire il vaiolo delle scimmie

Sia Bassetti che Pregliasco confermano l'importanza della prevenzione. "Ci sono due cose, la vaccinazione per chi ha questi comportamenti e che aiuta a limitare i contagi. E poi l'uso del preservativo nei rapporti sessuali e osservare se ci sono delle lesioni nelle parti intime. Ecco in questo caso evitare rapporti sessuali e contattare il proprio medico", spiega il direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino.

"L'elemento importante è fare prevenzione, attraverso l'educazione sanitaria dei gruppi più a rischio che devono essere consapevoli e con la vaccinazione nell'ambito dei servizi a loro dedicati. Purtroppo il virus sta circolando a livello internazionale – dice invece il virologo dell'Università Statale di Milano – e quindi questa è un'altra patologia che dobbiamo monitorare costantemente".

Come ricorda ancora Bassetti, "questo virus è arrivato in un momento particolare perché c'era il Covid che occupava la scena mediatica e qualcuno ha parlato di balla dei virologi e infettivologi per tenere alta l'attenzione, invece il Mpox è un problema che si presenta ciclicamente, infezioni che arrivano dal mondo animale agli uomini e poi si diffondono nelle comunità. Mai abbassare la guardia su questi patogeni, la prevenzione con i vaccini è l'arma migliore".

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