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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Vaiolo delle scimmie, aumentano i casi in Italia. Bassetti: “L’infezione ha diffusione globale”

Salgono a 17 i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia: oggi la notizia della prima infezione in Friuli Venezia Giulia. Bassetti: “Ormai ha diffusione globale, serve quarantena fiduciaria e vaccino dei contatti stretti”.
A cura di Ida Artiaco
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Continua a salire il numero dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia: al momento ne sono 17, ma si tratta di cifre ancora non ufficiali. Sia l'Ecdc che l'Oms hanno dati aggiornati rispettivamente al 25 e al 26 maggio, secondo cui le infezioni di monkeypox nel nostro Paese sarebbero 5. Ma le notizie che sono arrivate dagli ospedali fotografano una realtà in continua evoluzione: questa mattina è stato confermato il primo caso in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un paziente maschio di 33 anni di Gorizia, come ha reso noto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

L'aggiornamento dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia

La Regione ha anche chiarito che al dipartimento di Prevenzione delle aziende sanitarie e ai reparti di Malattie infettive sono già state inviate le procedure per la diagnosi e la prevenzione della diffusione del contagio, redatte sulle basi delle circolari emanate dal ministero della Salute. La sequenza ha identificato il genotipo che appartiene al "clade" dell’Africa occidentale, responsabile dei casi che si stanno verificando in Europa. Il caso del paziente identificato in Friuli Venezia Giulia si aggiunge ai 7 confermati in Lombardia e ai 6 trattati dall'ospedale Spallanzani di Roma. Un solo caso è stato riscontrato rispettivamente anche in Toscana, Emilia Romagna e Veneto.

Cosa succede in Europa e nel mondo

Ma i casi di vaiolo delle scimmie continuano ad aumentare in tutto il mondo. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Oms, risalente al 26 maggio, quindi si tratta di numeri sottostimati, in totale sono si ha conferma di 257 casi di vaiolo delle scimmie, divisi in 23 Paesi, e circa 120 casi sospetti, di cui nessuno mortale. "La situazione si sta evolvendo rapidamente e l'Oms prevede che ci saranno più casi identificati man mano che la sorveglianza si espanderà nei paesi non endemici e in paesi noti per essere endemici che non hanno segnalato casi di recente", ha spiegato l'Organizzazione.

Bassetti: "Rischiamo fase endemica o epidemica"

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A parlare di diffusione globale del virus è stato tra gli altri anche Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che in in un video condiviso sulla propria pagina Facebook ha spiegato: "Rischiamo di passare ad una fase endemica del vaiolo delle scimmie, o addirittura epidemica. Lunedì l'Inghilterra ha deciso alcune misure contro questa malattia, secondo me molto intelligenti. I casi certi di vaiolo delle scimmie devono essere isolati. O a casa, se stanno bene, o in strutture adeguate, se hanno problemi".

Inoltre  – ha aggiunto – "è molto importante che i contatti stretti facciano una quarantena fiduciaria, limitando le esposizioni con altre persone, soprattutto bambini, donne in gravidanza e immunodepressi. Poi bisogna vaccinare i contatti stretti o farlo in alcune situazioni. ciò che fa più paura è il numero di Paesi interessati: circa 25 nel mondo, ormai ha una diffusione globale".

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