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“Vado a uccidere la tua famiglia”, stalker arrestato mentre tenta di incendiare la casa della ex

Un’ex carrozziere di 34 anni avrebbe cercato di dare fuoco alla casa dell’ex fidanzata (fuggita a casa da alcuni parenti) con i suoi genitori dentro. La tragedia sfiorata ad Asti. Lo stalker, già imputato per diffamazione, è stato arrestato in flagrante.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Aveva con sé una tanica di benzina da cinque litri, un accendino e una mazza da baseball di circa 40 centimetri. La polizia lo ha trovato così, con tutto l'occorrente necessario, pronto a bruciare la casa dei genitori dell'ex fidanzata. Con la coppia ancora dentro che dormiva.

Il tentativo di omicidio è avvenuto ad Asti, ad opera di un ex carrozziere pregiudicato di 34 anni, ed è stato sventato sul posto dalla polizia.

L'uomo è finito in manette dopo una lunga serie di litigi, telefonate ossessive, messaggi minatori e altri atti di persecuzione nei confronti dell'ex compagna. A lei aveva già spaccato cellulare e telefono. Ai genitori invece, considerati dall'uomo responsabili della fine della loro relazione, aveva squarciato le gomme della macchina.

"Vado a uccidere la tua famiglia. Io vado in galera ma tu muori, str***a", sarebbero state le parole minacciose che lo stalker avrebbe rivolto all'ex fidanzata durante la loro ultima telefonata.

La donna già da tempo era scappata da Asti, su consiglio del padre, trovando rifugio in casa di alcuni familiari in Lombardia. Dopo aver ascoltato quella terribile frase, ha telefonato a casa dei genitori per avvisarli del pericolo. Ma i due non rispondevano, perché la lancetta dell'orologio segnava le 4 del mattino e stavano ancora dormendo. A quel punto la donna, terrorizzata, ha chiamato il 112, segnalando per la prima volta alle autorità i comportamenti aggressivi dell'ex partner.

La Questura di Asti ha inviato in tutta risposta una volante a casa della famiglia della vittima, mentre un'altra pattuglia andava in cerca dell'uomo per le strade della città, nel cuore della notte. Due agenti si sono nascosti nell'appartamento dei genitori della giovane. Alle prime luci dell'alba, è comparso lo stalker armato ai piedi dell'abitazione.

Proprio mentre l'uomo controllava di non essere osservato da occhi indiscreti, gli agenti della Polizia di Asti sono scesi dall'appartamento e hanno bloccato sul nascere il tentativo di appiccare il rogo. Tanica e mazza di legno sono stati sequestrati. L'incubo della sua vittima, la donna perseguitata a lungo con vessazioni e minacce, è così giunto finalmente alla conclusione.

L'uomo ora si trova dietro le sbarre. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato firmato dal Gip su richiesta del Pubblico Ministero della Procura di Asti. Gli agenti hanno anche perquisito la dimora del 34enne, trovando al suo interno dei proiettili e tre piante di marijuana. Gli inquirenti stanno cercando anche una pistola, che l'uomo potrebbe aver nascosto mentre premeditava l'agguato.

Non si sa molto di quanto emerso dall'interrogatorio dello stalker. L'avvocato difensore Francesca Arrobio ha mantenuto il massimo riserbo. Dal colloquio è emerso che in passato l'uomo aveva già minacciato una volta la donna di morte, tenendo in mano un coltello. Tuttavia, la vittima all'epoca di fatti non trovò il coraggio necessario per denunciarlo.

L'uomo arrestato domenica mattina in flagranza di reato non finirà per la prima volta in un'aula di tribunale: stando a quanto riferito dal quotidiano La Stampa, l'uomo è attualmente sotto processo per diffamazione e violazione della legge sulla privacy: nel 2016, l'ex carrozziere avrebbe diffuso su Facebook video intimi di tre ragazze residenti ad Asti, una delle quali minorenne, tramite un account aperto sotto falso nome. Accuse che l'imputato finora ha sempre negato con forza.

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