Vaccino Covid ai bambini tra i 6 e i 12 anni: ecco quando potrebbe arrivare l’autorizzazione
"Ora abbiamo la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. Infine non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni". A dirlo, in un'intervista rilasciata a 24 Mattino su Radio 24, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza Covid-19, secondo cui "l'architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento. Per questo all'inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi". Il commissario ha quindi annunciato che nei prossimi mesi le autorità regolatorie potrebbero dare il via libera al vaccino anche per i bambini più piccoli e ancora una volta molto probabilmente sarà il farmaco sviluppato da Pfizer-BionTech ad ottenere per primo l'autorizzazione dell'EMA. D'altro canto già nelle scorse settimane sono state le due aziende farmaceutiche a dare l'annuncio. "Lo studio pediatrico che sta valutando la sicurezza ed efficacia del vaccino Covid di Pfizer/BioNTech nei bambini tra 6 mesi e 11 anni è in corso", si leggeva il 29 maggio nella nota redatta da Pfizer e Bion Tech, che si aspettano di poter "presentare richiesta di autorizzazione all'uso di emergenza, per esempio negli Usa, o richiesta di una variazione all'autorizzazione condizionata al commercio, per esempio in Europa, per le due coorti 2-5 anni e 5-11 a settembre". Un pronunciamento per la fascia dei più piccoli, tra 6 mesi e 2 anni, è invece "attesa nel quarto trimestre" dell'anno, quindi tra ottobre e dicembre.
Vaccini ai bambini, l'OMS: "Prima agli adulti nei paesi poveri"
Sulla vaccinazione dei bambini sono emerse in passato non poche perplessità. Un articolo firmato da diversi studiosi, tra i quali l'epidemiologa Sara Gandini, propone apertamente che venga data la priorità agli adulti delle nazioni più indietro con la vaccinazione. Il testo, in particolare, cita le parole delle Direttore esecutivo dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Nei paesi ricchi si propone ai bambini e agli adolescenti il vaccino, mentre gli operatori sanitari nei paesi poveri non ne hanno". E ancora: "In una manciata di paesi ricchi che hanno acquistato la maggior parte della fornitura di vaccini, i gruppi a basso rischio vengono ora vaccinati". Ricordando che solo lo 0,3% dei vaccini è andato ai paesi a basso reddito, il numero uno dell'OMS ha invitato le nazioni ricche a donare dosi a quelli poveri per immunizzare le fasce di popolazione ad alto rischio "piuttosto che i bambini, il cui rischio di ammalarsi è veramente basso". Sotto i 20 anni, infatti, la suscettibilità all'infezione è la metà rispetto agli "over 20". La mortalità tra 0 e 20 anni per Covid-19 corrisponde a 0,17 per 100.000 abitanti, pari a un duecentesimo della mortalità totale stimata per tutte le cause in un anno normale.