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Vaccino AstraZeneca pericoloso per la salute? Galli: “Temo sia una clamorosa bufala”

Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, ha commentato il blocco di un lotto del vaccino anti Covid di AstraZeneca: “C’è necessità di fare le doverose indagini in proposito, ma temo proprio che sia una clamorosa bufala e che questa cosa farà molto danno senza che ce ne sia molto motivo purtroppo”.
A cura di Davide Falcioni
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Poche ore dopo il blocco in Italia di un lotto di vaccino AstraZeneca il professor Massimo Galli, infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano, prova a gettare acqua sul fuoco per limitare la preoccupazione che serpeggia in tutta Italia a proposito della sicurezza del siero contro il Covid. Ospite della trasmissione ‘Monitor', in onda su Videolina (emittente sarda) alla domanda su quanto ci si dovrebbe preoccupare, ha rassicurato: "Francamente credo molto poco. Ovviamente c'è necessità di fare le doverose indagini in proposito, ma temo proprio che sia una clamorosa bufala e che questa cosa farà molto danno senza che ce ne sia molto motivo purtroppo". L'infettivologo ha spiegato che "con i vaccini in generale c'è un fenomeno che possiamo chiamare rumore di fondo: le persone continuano ad avere la loro vita, i loro problemi, e poter correre i loro rischi che siano o meno vaccinati". I vaccini attualmente disponibili, ha rimarcato, "possono essere ragionevolmente definiti sicuri, compreso l'AstraZeneca".

Galli: "Terza ondata causata dalle varianti"

In merito all'aumento dei contagi delle ultime settimane Galli non ha dubbi: si tratta della terza ondata e deve essere attribuita principalmente alla presenza delle nuove varianti. "Anzi – ha aggiunto – il fatto che ci siano le varianti giustifica la possibilità di un'effettiva terza ondata". Sulla variante inglese, "attualmente principalmente diffusa e in rapida espansione è dotata di capacità di diffusione del 35-40% superiore a quella delle varianti in circolo precedentemente a lei". Che significa "infettare anche molto di più bambini e adolescenti, che erano più risparmiati dalle altre varianti", precisando di riferirsi all'infezione e non alla malattia grave, "tuttavia l'infezione presa dai bambini viene passata agli adulti, agli anziani". Per questo "si è dovuto arrivare di nuovo a chiudere le scuole" che "non sono mai state un ambito veramente sicuro per tutto un insieme di problemi e affermarlo è sempre stato ideologico".

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