Vaccino anti-Covid, più della metà degli italiani non vuole che sia obbligatorio
Manca sempre meno all'arrivo in Italia del vaccino anti-Covid, e mentre si discute sul come, quando e a chi verrà somministrato, c'è una polemica parallela che coinvolge medici, ricercatori, immunologi, virologi, esperti e opinione pubblica: è scontato che una volta che ci sarà il vaccino la popolazione sarà disposta a farlo? La domanda non è poi così banale, anche perché i sondaggi dimostrano che la fiducia dei cittadini nel vaccino, spesso individuato come lo strumento che risolverà l'emergenza Covid-19, non è più così alta come qualche settimana fa. Complice anche la polemica che si è innescata tra gli esperti, come Andrea Crisanti, che hanno iniziato a manifestare perplessità sul vaccino. Al centro della discussione c'è anche l'obbligatorietà della vaccinazione, richiesta a gran voce dagli esponenti di Italia Viva. Secondo un sondaggio di Index Research per il Piazza Pulita, in onda su La7, il 51,2% degli italiani pensa che il vaccino non dovrebbe essere obbligatorio, mentre il 44,6% pensa che invece dovrebbe esserlo.
Meno italiani farebbero il vaccino oggi: solo uno su due
Il tema del vaccino è al centro della discussione da settimane, il sondaggio mandato in onda da La7 rivela come sia cambiata l'opinione dei cittadini nell'ultimo mese. Il 5 novembre il 68,8% degli intervistati rispondevano che avrebbero fatto il vaccino appena sarebbe stato possibile, il 26 novembre, tre settimane dopo, la percentuale scende al 52,3%, registrando il 16,5% di cittadini in meno disposti a vaccinarsi. Cala leggermente anche la quota di persone che non vorrebbero farsi somministrare il vaccino, erano il 26,6%, ora sono il 23,4%. Aumenta di molto la quota degli incerti: i cittadini che oggi non sanno decidere sono il 24,3%, erano il 4,6% tre settimane fa.
Quando arriverà il vaccino e come sarà distribuito
Il commissario straordinario all'emergenza, Domenico Arcuri, ha spiegato ieri in conferenza stampa che la prossima settimana il ministro della Salute illustrerà al Parlamento il piano per la vaccinazione. Nel frattempo il commissario ha annunciato che ci sono già 300 presidi pronti su tutto il territorio nazionale per la somministrazione del vaccino, quando arriverà. La maggior parte di queste sono anche dotati delle celle frigorifere per il mantenimento del prodotto. La campagna di vaccinazione dovrebbe iniziare a fine gennaio.