Vaccino anti-Covid, i dubbi degli italiani: solo uno su tre vorrebbe farlo subito
Il vaccino per il Covid-19 è sempre più vicino. In questi giorni stiamo assistendo a continui annunci da parte della comunità scientifica. I risultati che arrivano da alcuni prototipi, come quello di Moderna, o quello della Pfizer, fanno ben sperare che si stia arrivando all'approvazione definitiva di un vaccino. Il Commissario straordinario all'emergenza, Domenico Arcuri, che si occuperà della distribuzione del vaccino sul territorio nazionale, ha annunciato che entro fine gennaio arriveranno in Italia le prime dosi. Dall'approvazione definitiva, però, passerà tempo prima che si possa avere il prodotto a disposizione. Bisogna capire come conservarlo, somministrarlo, a chi, quando e come. Ma ora c'è una notizia ulteriore: secondo un sondaggio Ipsos per la trasmissione DiMartedì, solo un italiano su tre è disposto a fare il vaccino subito.
Vaccino, la metà degli italiani preferisce aspettare a farlo
Il sondaggio, andato in onda su La7 ieri sera, chiede agli intervistati cosa farebbero se ci fosse un vaccino disponibile all'inizio del 2021 e si potesse scegliere se farlo o no. Quattro categorie di risposte considerate: chi vorrebbe farlo subito, appena ce ne sarà uno disponibile sul mercato, chi preferisce aspettare, chi non vuole assolutamente essere vaccinato e chi non ha ancora un'idea precisa. Negli italiani emerge una grande incertezza sul tema, considerando che il 42% ha risposto che preferirebbe aspettare di capire l'efficacia prima di sottoporsi alla vaccinazione. Mentre il 37% è sicuro di farlo il prima possibile, il 16% ha risposto tassativamente che non lo farà. Il 5% non ha saputo rispondere, ancora indeciso.
Poca fiducia nell'arrivo del vaccino per tutti
Tra i temi che riguardano il vaccino c'è quello della produzione e distribuzione. Pensare di poterlo somministrare a tutta la popolazione in breve tempo è da escludere, perciò da mesi si discute di un piano organizzato in base al livello di rischio: quindi prima medici e operatori sanitari, anziani e fragili. Le dosi che devono arrivare nei primi mesi del 2021 sono centinaia di milioni, ma non c'è certezza – al momento – su nessun candidato. Nel frattempo gli italiani, interrogati dallo stesso sondaggio, sono pessimisti: il 58% pensa che nel 2021 non ci saranno abbastanza vaccini per tutti.