Vaccini, la proposta di Francesco Vaia: “Un open day nazionale per influenza e Covid-19”
Il professor Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha chiesto che – alla luce del repentino aumento di casi Covid – venga istituito un open day da dedicare alle vaccinazioni contro l'influenza stagionale e SarsCoV2. Intervenuto in occasione dell'evento ‘InnovaCtion, Ricerca, innovazione e cambiamento per la salute del futuro', promosso a Roma da Gsk, Vaia ha commentato l'aumento dei ricoveri da coronavirus del 32% secondo l'ultimo monitoraggio della Fiaso: "Credo che ci sia un grande misunderstanding, nel senso che noi abbiamo parlato di un +31% ma era riferito al numero dei positivi della settimana successiva rispetto alla precedente ma per quanto riguarda i ricoveri in degenza ordinaria siamo al 7,5% rispetto al 6,7% della settimana precedente e per le terapie intensive siamo all'1,5% di occupazione Covid rispetto all'1,4% dei 7 giorni prima. Francamente questo allarmismo non solo è pericoloso ma è fuori luogo".
Per quanto riguarda il profilo di chi viene ricoverato oggi per Covid, Vaia ha precisato che quello tipico è di "una persona anziana con più patologie e non vaccinata". Anche per questo, come sistema "dobbiamo essere allertati perché siamo in inverno. Rinnovo l' invito alle Regioni, soprattutto chi fa più fatica, di mettere in campo per le vaccinazioni anche le farmacie oltre ai pediatri e ai medici di famiglia ma anche gli ospedali". Infine la proposta: “Io sono stato l'inventore dell'open day nazionale sui vaccini anti-Covid all'Inmi Spallanzani di Roma, ora lancio la proposta per un open day nazionale per le immunizzazioni dall'influenza al Covid. Il 30 novembre ci saranno consegnati 1,5 milioni di dosi di vaccino Novavax, che noi invieremo alle Regioni. La seconda consegna, di 1,4 milioni di dosi, è prevista il 4 dicembre. Oggi manderò una circolare alle Regioni per dire che c'è questa disponibilità".
Fiaso: "Tra il 14 e il 21 novembre +32% dei ricoveri Covid"
Secondo l'ultimo report Fiaso diffuso ieri in una sola settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati è salito del 32%. La ripresa del monitoraggio negli ospedali sentinella aderenti alla rete aveva segnato per cinque settimane consecutive numeri bassi e costanti con lievi oscillazioni del 2-3%. Nel periodo che va dal 14 al 21 novembre, invece, si è assistito a un balzo a due cifre. Si tratta esclusivamente di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari; le terapie intensive, infatti, non hanno fatto registrare un aumento e sono stabili con numeri bassi. Il monitoraggio ha consentito di accertare come solo il 24% dei casi si riferisca a ricoveri Per Covid, ovvero con sindromi respiratorie tipiche del virus, mentre il restante 76% dei ricoveri riguarda pazienti Con Covid ovvero ricoverati per altre patologie e risultati positivi al tampone.
"I dati sui ricoveri registrati negli ospedali sentinella – spiega Fiaso – sono in linea con l'incremento dei contagi pari al 30% indicato dal Ministero della Salute: è il segnale che non bisogna abbassare la guardia. L'età media dei pazienti che arrivano in ospedale è di 77 anni e la campagna di somministrazione della dose stagionale di vaccino anti Covid tra gli ultra sessantenni è ferma al 4%. Nelle prossime settimane ci attendiamo una maggiore circolazione dei virus respiratori, occorre ancora una volta rinnovare, soprattutto ad anziani e fragili, l'invito alla vaccinazione con la chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale".