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Covid 19

Vaccini, ai paesi poveri solo le briciole: il 96% delle dosi acquistate dall’Occidente

Miliardi di persone che vivono nei paesi a basso reddito rischiano di non potersi vaccinare nel 2021 perché la stragrande maggioranza dei vaccini sono stati già acquistati dalle nazioni occidentali. A dirlo la People’s Vaccine Alliance. Oltre il 95% delle dosi dei vaccini Pfizer e Moderna sono state accaparrate dagli stati più ricchi.
A cura di Davide Falcioni
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La pandemia di coronavirus sta ampliando la forbice economica tra ricchi e poveri e – come se non bastasse – miliardi di persone che vivono nei paesi a basso reddito rischiano di non potersi vaccinare nel 2021 perché la stragrande maggioranza dei vaccini sono stati già acquistati dalle nazioni occidentali. Secondo la People's Vaccine Alliance – organizzazione che raggruppa Amnesty International, Frontline AIDS, Global Justice Now and Oxfam – nove persone su dieci in almeno 70 stati potrebbero quindi subire ancora a lungo le conseguenze sanitarie del Covid-19 e ciò malgrado Oxford-AstraZeneca si sia impegnata a fornire il 64% delle sue dosi alle persone nei Paesi in via di sviluppo.

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All'indomani della somministrazione delle prime dosi di vaccino nel Regno Unito, la People's Vaccine Alliance avverte che gli accordi conclusi dai governi dei Paesi ricchi lasceranno quelli poveri in balia della pandemia. Il cosiddetto "primo mondo" con appena il 14% della popolazione mondiale si è accaparrato il 53% dei vaccini già pronti. Il Canada, ad esempio, ha acquistato più dosi di qualsiasi altra nazione, abbastanza per vaccinare ogni cittadino cinque volte. "A nessuno dovrebbe essere impedito di ottenere un vaccino salvavita a causa del Paese in cui vive o della quantità di denaro che ha in tasca", ha affermato Anna Marriott, responsabile delle politiche sanitarie di Oxfam. "A meno che qualcosa non cambi radicalmente, miliardi di persone in tutto il mondo non riceveranno un vaccino sicuro ed efficace per il Covid-19 negli anni a venire". Le forniture del vaccino Pfizer/BioNTech, approvato nel Regno Unito la scorsa settimana, andranno infatti quasi tutte ai Paesi ricchi: il 96% delle dosi, infatti, è stato acquistato dall'Occidente. Anche il vaccino Moderna, con un'efficacia del 95%, andrà esclusivamente agli stati più ricchi. I prezzi di entrambi i vaccini sono elevati e l'accesso per le nazioni a basso reddito sarà complicato dalle temperature ultra basse alle quali devono essere conservati, denuncia ancora People's Vaccine Alliance.

Ai poveri del mondo il vaccino arriverà solo alcuni anni

Al contrario, il vaccino sviluppato da Oxford University e AstraZeneca, che ha un'efficacia del 70%, può essere conservato alle normali temperature di un frigorifero e il prezzo è stato fissato volutamente molto basso, a 2,80 euro a dose. I produttori hanno affermato che il 64% delle dosi andrà alle persone che vivono nei paesi in via di sviluppo. La People's Vaccine Alliance ha fatto un plauso a questo impegno, sottolineando però che una sola azienda non è in grado di rifornire il mondo intero. Al massimo AstraZeneca potrà raggiungere il 18% della popolazione mondiale entro il 2021.

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