Vaccinazioni pediatriche, Gimbe: “Nel 2021 solo il Lazio centra target, altre regioni sotto soglia”
A causa della pandemia di Covid le vaccinazioni nei bambini nel 2020 sono diminuite, ma i servizi hanno retto all'impatto. Nel 2021 si registra un parziale recupero, tuttavia il Lazio è l'unica regione che raggiunge le coperture target del 95% per tutte e tre le vaccinazioni obbligatorie: l'esavalente (che protegge da difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B e haemophilus influenzae B), il trivalente (morbillo-parotite-rosolia) e l'antivaricella.
A renderlo noto lo studio condotto dalla Fondazione Gimbe per valutare l'impatto della pandemia Covid-19, basato su dati del Ministero della Salute. Le coperture vaccinali risultavano già insufficienti nel 2019, quando solo 14 Regioni avevano centrato il target per il vaccino esavalente, 9 per il trivalente e nessuna per l'anti-varicella e l'anti-meningococco B.
I dati del 2020 mostrano una riduzione da 14 a 9 e da 9 a 3 Regioni che hanno raggiunto rispettivamente i target. A livello nazionale rispetto al 2019, si è osservato un calo delle coperture: anti-meningococco B (-2,7 punti percentuali), anti-morbillo (-1,8), anti-pneumococco (-1,4), anti-polio (-1), anti-varicella(-0,2). Il 2021 mostra un generale incremento delle coperture a livello nazionale ma il Lazio è l'unica regione che raggiunge i target per tutte e tre le vaccinazioni obbligatorie. Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Umbria e Veneto raggiungono i target previsti per i vaccini anti-poliomielite e anti-morbillo, ma non per il vaccino anti-varicella; infine, Campania, Friuli Venezia Giulia e Molise raggiungono i target solo per l'esavalente, per il quale la Provincia Autonoma di Bolzano (75%) si colloca in ultima posizione.
Rispetto alle vaccinazioni raccomandate, sempre nel 2021, per l'anti-meningococco B solo la Lombardia raggiunge il target del 95%; per l'anti-pneumococcica le coperture variano dal minimo della Provincia Autonoma di Bolzano (72%) al massimo di Molise e Umbria (94%); per l'anti-rotavirus, eccetto Bolzano e Valle d'Aosta(40%), si collocano sopra il 50% in tutte le Regioni.
"Considerato che sulle vaccinazioni pediatriche non è mai stata condotta nessuna analisi sistematica – ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – abbiamo realizzato uno studio con l’obiettivo primario di valutare l’impatto della pandemia COVID-19 sulle coperture a 24 mesi delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. Se già nel 2019 i programmi di vaccinazione pubblica mostravano difficoltà a raggiungere i target raccomandati a causa dell’esitazione vaccinale, la pandemia COVID-19, con l’inevitabile riorganizzazione dei servizi, il limitato accesso alle strutture sanitarie e la paura del possibile contagio, ha avuto un impatto rilevante sulle coperture vaccinali pediatriche. Tuttavia, l’entità della loro riduzione nel 2020 e il rapido recupero nel 2021 dimostrano che i servizi vaccinali del territorio hanno retto adeguatamente l’emergenza riuscendo a garantire, nella maggior parte delle Regioni, la continuità del servizio".