Va per funghi in Liguria ma il giorno dopo si ritrova in Emilia e bussa ai carabinieri: “Mi sono perso”
Andato per funghi tra i boschi liguri, si è perso ritrovandosi il giorno dopo in Emilia Romagna, a chilometri di distanza e in una cittadina sconosciuta. Qui non ha trovato altro da fare che bussare alla locale stazione dei carabinieri per chiedere aiuto. Protagonista della spiacevole avventura un 52enne sardo che nel weekend scorso si trovava in visita ad alcuni parenti in Liguria.
Proprio con i famigliari e alcun amici avevano deciso di andare per funghi nei boschi di Pratomollo, nell'alta valle Sturla. Erano partiti domenica arrivando nei pressi del rifugio del monte Aiona, nel territorio del comune di Borzonasca, nella città metropolitana di Genova. Durante l’escursione, però, l’uomo si è incautamente allontanato dagli altri e ha perso l’orientamento.
Incamminandosi nel bosco, non si è reso conto che si era allontanato un po’ troppo e, senza conoscere i posti, si è smarrito. Purtroppo in precedenza aveva anche lasciato portafogli e cellulare nello zaino in mano alla sorella e così non ha potuto contattare nessuno. Non vedendolo tornare, ovviamente i familiari lo hanno cercato ma senza esito e infine hanno lanciato l’allarme.
Mentre la macchina dei soccorsi veniva attivata, con l’ausilio anche di unità cinofile e droni di vigili del fuoco e soccorso alpino, l’uomo ha proseguito il suo cammino tra i sentieri, allontanandosi sempre di più. Le ricerche sono proseguite anche durante la notte ma al calar della sera, impaurito dagli ululati dei lupi, l'uomo ha deciso di arrampicarsi su un albero coprendosi alla meno peggio per trascorrere la notte.
Lunedì si è rimesso in cammino, decidendo di seguire il corso di un torrente che lo ha portato però in Emilia Romagna, fino all’abitato di Santa Maria del Taro, in provincia di Parma. Era l’alba e l’uomo, infreddolito, non ha trovato di meglio che bussare alla porta della locale stazione dei carabinieri per chiedere aiuto e raccontare la sua storia. Accertato che stesse bene, i militari gli hanno offerto la colazione e un telefono per avvisare i familiari che infine lo hanno raggiunto poche ore dopo, riportandolo a casa.