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Va in Questura con ematomi e fratture e denuncia: picchiata dal compagno e costretta a girare video porno

Una donna ha denunciato di aver subito violenze dal compagno, che l’avrebbe anche segregata in una camera di hotel a Rimini e l’avrebbe costretta a realizzare video porno da vendere online. L’uomo è stato arrestato.
A cura di Susanna Picone
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Una donna costretta da tempo a subire violenze da parte del compagno ha trovato il coraggio di denunciarlo – si è presentata in Questura con ancora i segni delle botte sul corpo – e l’uomo è stato arrestato al termine di una indagine lampo dalla squadra mobile di Rimini in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip Raffaele Deflorio.

Stando a quanto ricostruito, l’uomo finito in arresto – si tratta di un cittadino albanese di 43 anni – picchiava la compagna e la costringeva anche a girare film porno per venderli on line. La donna, tenuta segregata per ore in una camera di hotel a Rimini, era costretta a subire abusi sessuali.

Le accuse nei confronti del 43enne, che è difeso dall'avvocato Tiziana Casali del Foro di Rimini, sono di violenza sessuale, lesioni personali, atti persecutori, sequestro di persona ed estorsione.

Era stata la vittima, una settimana fa, a presentarsi in Questura per raccontare le violenze dell’uomo con cui aveva una relazione: dai poliziotti la donna era arrivata con evidenti ematomi al volto e una vistosa frattura all'arcata dentaria. Agli investigatori della Squadra Mobile aveva quindi raccontato le numerose vessazioni subite da diverso tempo dal compagno e anche i dettagli della brutale aggressione avvenuta il 18 gennaio in hotel. Da tempo era totalmente assoggettata al compagno, che le aveva portato via 20.000 euro e appunto l’aveva obbligata anche a realizzare dei video sessualmente espliciti che venivano venduti.

Esasperata anche dallo smodato consumo di sostanze stupefacenti fatto dall’uomo lei aveva deciso di lasciarlo ma poi aveva accettato di incontrarlo in albergo e quell’incontro si sarebbe concluso con una aggressione sessuale e botte tali da provocare alla vittima varie fratture. Lui avrebbe anche tentato di accoltellarla e le ha impedito di andar via. Le aveva tolto il cellulare per impedirle di chiedere aiuto tanto che un’amica della donna, preoccupata perché non aveva sue notizie, era andata a cercarla in albergo.

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