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Va in ospedale con ferite su tutto il corpo: “Mio marito mi ha picchiato fino a farmi abortire”

Le violenze andavano avanti da anni ma sono emerse solo grazie alla segnalazione dei medici dell’ospedale di Licata a cui la donna si era rivolta dopo l’ennesima aggressione in casa. Lui ora è indagato, lei trasferita in una struttura protetta.
A cura di Antonio Palma
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Picchiata continuamente dal marito a calci e pugni fino ad arrivare anche a farla abortire, è quanto è stata costretta a subire per lungo tempo una donna extracomunitaria residente a Licata, nell'Agrigentino, ora allontanata da casa con i figli e trasferita in una struttura protetta. La terribile vicenda è emersa solo nei giorni scorsi grazie alla segnalazione dei medici a cui la donna si era rivolta dopo l'ennesima aggressione in casa.

La vittima degli abusi domestici infatti si è presentata in pronto soccorso all'ospedale San Giacomo d'Altopasso di Licata con evidenti ferite su tutto il corpo, facendo scattare il campanello di allarme dei medici del nosocomio agrigentino. Visitando la donna, i medici hanno riscontrato evidenti traumi, intuendo immediatamente che potessero essere riconducibili a violenze domestiche. È partita subito la segnalazione alle forze dell'ordine e agli enti preposti. L’attività della polizia è scattata immediatamente e la donna è stata ascoltata in forma protetta.

Solo a questo punto la signora è riuscita ad aprirsi e a raccontare la sequenza di abusi di cui è stata vittima per lungo tempo per mano del marito e che non aveva mai trovato la forza di denunciare. Stando al suo racconto, oltre a vessazioni di ogni tipo e minacce di morte, la donna sarebbe stata picchiata per anni tra le mura domestiche, anche quando era incinta. In una di queste occasioni sarebbe stata colpita così forte con calci e pugni che avrebbe perso il bambino che portava in grembo.

Per lei è subito scattata la procedura del "codice rosso" e assieme ai figli è stata allontanata dal marito e portata in una struttura protetta e segreta. L'uomo invece è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e, dopo le indagini della polizia, il tribunale ha decretato per lui anche la perdita della responsabilità genitoriale. Le indagini a suo carico proseguono e rischia altre accuse connesse al caso dell'aborto.

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