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Va dall’urologo per farsi curare e “ottiene” un’erezione lunga 36 ore

Un 45enne romano si rivolge a due specialisti per un problema di disfunzione erettile ma la cura prescritta ha come effetto collaterale un’erezione prolungata e dolorosa. I due medici, scrive Il Messaggero, sono accusati di lesioni colpose.
A cura di S. P.
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Va dal medico per tentare di risolvere un imbarazzante problema e ciò che ottiene è un secondo problema, forse ancor più imbarazzante e doloroso. L’incubo di Andrea, 45enne romano, è iniziato quando a febbraio ha trovato il coraggio di rivolgersi a due medici per un problema di disfunzione erettile. Due medici che hanno somministrato al paziente insoddisfatto una cura che però gli ha creato non pochi problemi e che alla fine ha convinto il 45enne a denunciare gli specialisti che ora si trovano sul banco degli imputati con l’accusa di lesioni colpose. Questo perché – della storia di Andrea ne scrive Il Messaggero – il paziente si è ritrovato suo malgrado a soffrire del problema opposto. Dopo la cura dei medici l’organo genitale dell’uomo è rimasto in erezione per trentasei ore consecutive.

Il disturbo è durato a fasi alterne per più di un mese ed è stato per l’uomo particolarmente doloroso. Quando è guarito Andrea ha dunque deciso di sporgere denuncia contro i medici che lo avevano “curato”, due specialisti in urologia e andrologia che lavorano presso uno studio privato di Roma. Secondo il pm Attilio Pisani, scrive ancora Il Messaggero, i sanitari sarebbero colpevoli di “negligenza e imperizia per non avere correttamente e adeguatamente informato il degente che il trattamento avrebbe potuto indurre un'erezione prolungata e dolorosa”. Il paziente avrebbe raccontato che inizialmente i medici non avrebbero neppure capito l'entità del suo problema.

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