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Ustiona la moglie per impedirle di raccontare gli abusi, 43enne arrestato dai carabinieri

La donna, per paura, per lunghissimo tempo non ha denunciato il marito fino a quando, stanca dei soprusi, ha deciso di presentarsi in caserma e raccontare tutto ai carabinieri facendo scattare le indagini. La Procura bolognese ha chiesto e ottenuto per il 43enne una misura di custodia cautelare.
A cura di Antonio Palma
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Per anni avrebbe sottoposto la moglie a continui abusi fisici e verbali, spesso anche davanti alla loro figlioletta, arrivando infine anche a provocarle ustioni sul corpo per impedirle di raccontare le violenze. Queste le pesantissime accuse nei confronti di un uomo di 43 anni, arrestato nelle scorse ore dai carabinieri di Bologna, su ordine del giudice, per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della ex.

La donna, per paura, per lunghissimo tempo non lo ha denunciato fino a quando, stanca dei soprusi, ha deciso di presentarsi in caserma e raccontare tutto ai carabinieri facendo scattare le indagini. I militari dell’arma avevano subito informato la Procura della Repubblica di Bologna che, per tutelare la trentenne e la figlia, aveva disposto di procedere con l'attivazione del cosiddetto ‘Codice Rosso' per le vittime di violenza.

La donna aveva chiesto aiuto ai militati dell’arma, raccontando che non riusciva più ad andare avanti a causa delle violenze dell’uomo che aveva sposato una decina di anni fa e da cui aveva avuto anche una figlia. La trentenne aveva rivelato diversi episodi di aggressione, tra cui alcuni in cui è stata costretta a ricorrere anche alle cure mediche, e violenze e abusi avvenuti anche davanti alla figlia piccola.

Dai racconti della donna è emerso un contesto di insulti e minacce continue che spesso si trasformavano in violenze fisiche come pugni, schiaffi e strangolamenti. In una circostanza l'uomo l’avrebbe minacciata e addirittura ustionata con un accendino per impedirle di raccontare un abuso.

La donna aveva sempre taciuto e anche quando era stata costretta ad andare dal medico di famiglia per farsi visitare la schiena, che le faceva male a causa dei pugni ricevuti dal marito, non aveva detto nulla. Lui infatti l'aveva accompagnata in ambulatorio e approfittando di essere l'unico dei due a parlare la lingua italiana, si era rivolto al medico dicendogli che la moglie si era fatta male durante una caduta.

Al termine dell’inchiesta, nei conformi del 43enne la Procura bolognese ha chiesto e ottenuto dal Gip una misura di custodia cautelare eseguita dai carabinieri della stazione di Bologna Navile.

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