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Usain Bolt infortunio a Londra 2017, un crampo ferma il campione

Un infortunio alla gamba sinistra ha scandito l’addio dolorante di Usai Bolt alle gare. Lo sprinter giamaicano si arrende nella frazione della staffetta 4X100. Il medico della nazionale giamaicana spiega: “Non è stato un infortunio grave, a fermarlo sono stati i crampi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Triste, solitario y final. Fermato da un crampo alla coscia sinistra che gli ha strappato una smorfia di dolore e lo ha lasciato ferito nell'orgoglio. Usain Bolt, l'uomo più veloce del mondo, leggenda alle Olimpiadi, tradito da comunissime noi muscolari nel giorno del suo addio ufficiale alle competizioni. E così la staffetta 4X100 da passerella d'onore si trasforma in calvario, la gloria e la standing ovation lasciano il passo alla ‘compassione' per il campione sfortunato, la rabbia e la delusione prendono il sopravvento sulla gioia dell'atleta che in carriera ha vinto tutto.

bolt staffetta infortunio

La vita, però, non concede sconti, né chiede il permesso. Nemmeno se sei un fenomeno. La vita è così, irrompe dentro casa senza bussare. E' la folata di vento impetuoso che spazza ogni cosa. E' il maestrale che soffia e gonfia il mare. E' l'ultimo tratto, la sua frazione, quei 100 metri che tante volte aveva coperto sfidando il vento, a scandire l'addio. E' una fitta acuta alla gamba mancina dello sprinter che improvvisamente zoppica, prova a resistere, si arrende ed è costretto al soccorso in pista – mentre se ne sta accasciato al suolo – e poi al ritiro, aiutato a rialzarsi, condotto a spalla tra quegli applausi che sanno di beffa. Scortato dai compagni McLeod, Blake e Forte, Bolt è riuscito a raggiungere il bordo pista sulle sue gambe.

"Non è stato un infortunio grave, a fermarlo sono stati i crampi che gli sono venuti alla gamba sinistra", ha confermato il medico della nazionale giamaicana Kevin Jones. "Il dolore? Usain ne ha sentito tanto per la delusione di aver finito in quel modo, e per aver perso – ha aggiunto il dottore del team caraibico -. Le ultime tre settimane per lui sono state molto dure, e noi lo sapevamo. Ora gli auguriamo il meglio".

Sconsolato e distrutto, è la notte più buia per Bolt. Nessun lampo la illumina mentre oro e miglior prestazione mondiale stagionale sono andati alla Gran Bretagna (37″47), argento per gli Stati Uniti (37″52), bronzo per il Giappone (38″04). "Si è scusato con noi – hanno ammesso i compagni di staffetta -, ma gli abbiamo detto che non c'è nulla di cui scusarsi, gli infortuni fanno parte dello sport".

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