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Usa, prete ruba oltre un milione di dollari dalle offerte per sesso sadomaso e droghe

Il reverendo Peter Miqueli è accusato di aver rubato oltre un milione di dollari di donazioni per anni per pagare prestazioni sessuali sadomaso omosessuali. I parrocchiani hanno presentato una querela e chiedono la rimozione del prete.
A cura di C. T.
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ex prete arrestato vielnza

Il reverendo Peter Miqueli, 53 anni, pastore alla chiesa Saint Frances de Chantal a Throggs Neck, è sospettato di aver sottratto dal piatto delle donazioni delle chiese più importanti di Roosevelt Island e nel Bronx, dove ha guidato le congregazioni. Il prete è accusato di aver rubato oltre un milione di dollari di donazioni per anni per pagare prestazioni sessuali sadomaso omosessuali. Secondo una querela presentata da parrocchiani furiosi presso la Corte suprema di Manhattan Miqueli avrebbe speso 1000 dollari a volta per sessioni di bondage con con un master omosessuale di nome Keith Crist. La querela inoltre sostiene che l'Arcidiocesi di New York e il cardinale Timothy Dolan sapevano delle attività illegali di Miqueli e non hanno fatto nulla per fermarlo. "Questo processo mira a mettere finalmente una fine a questa condotta estremamente peccaminosa, così che la parrocchia di Saint Frances de Chantal possa riacquistare la forza, la spiritualità e la fede che aveva prima dell'arrivo di padre Miqueli", si legge in documenti della corte.

Secondo il New York Post, durante gli incontri sessuali Miqueli veniva costretto a bere l'urina di Crist, con cui divideva una casa a Brick nel New Jersey, pagata dal reverendo 264.000 dollari sei anni fa. Il prete pagava, inoltre, 1.075,50 dollari al mese per l'appartamento di Crist ad Harlem. I soldi rubati da Miqueli erano donazioni fatte per la riparazione di un organo a canne, oltre ad aver preso 20 dollari di fatture dal piatto delle donazioni nella sua vecchia parrocchia,  Saint Frances Xavier Cabrini a Roosevelt Island. La causa sostiene anche che Crist è stato messo a capo di un negozio di articoli usati, dove avrebbe "rubacchiato" incassi e distrutto documenti finanziari. Miqueli avrebbe anche usato il denaro rubato per vacanze in Italia e in Florida. Gli addetti alla manutenzione della chiesa di Saint Frances de Chantal, peraltro, avrebbero visto "diverse pile di denaro, sparpagliate nella residenza canonica di padre Miqueli", durante l'estate del 2014. I vicini di casa del reverendo hanno detto che riceveva diversi visite da persone di sesso maschile che frequentavano la casa in New Jersey e che "invitava uomini nella sua spaziosa vasca da bagno". Secondo la corte, un medico del Bronx procurava a Crist e Miqueli droghe illegali. Il reverendo avrebbe anche dato al dottore 60 mila dollari per l'acconto di una casa.

"Mi dispiace molto per i parrocchiani", ha detto l'avvocato dei ricorrenti, Michael G. Dowd. "La cosa che per me è davvero incredibile – ha aggiunto – è come quest'uomo abbia potuto agire in questo modo per nove anni circa senza che l'Arcidiocesi facesse nulla. Qualcuno di molto potente ha tenuto in piedi la carriera di Miqueli". Jack Lync, parrocchiano del Bronx, non si spiega questa situazione: "Sembra che l'abbiano protetto per anni. Sospettiamo che ci sia uno scandalo dietro lo scandalo". Un portavoce dell'Arcidiocesi ha detto che prenderanno seriamente la querela e hanno ordinato un'audizione del prete. "Finora non abbiamo trovato nulla che sostenesse le accuse che sono state sollevate – ha detto – Se qualcuno ha informazioni o documenti, lo invitiamo a portarceli o a contattare il procuratore distrettuale". I parrocchiani del Bronx vogliono che Miqueli sia rimosso permanentemente come pastore della chiesa di Saint Francis de Chantal e hanno creato anche una pagina Facebook per sostenere la loro causa.

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