Usa, morto l’agente di polizia Brian Sicknick, ferito negli scontri al Congresso
Un agente di polizia del Congresso degli Stati Uniti è morto nella notte per le ferite riportate negli scontri durante l'assalto dei sostenitori di Donald Trump a Capitol Hill.
Agente di polizia morto per le ferite riportate al Campidoglio
La vittima è l'agente Brian Sicknick che, secondo quanto comunica una nota del dipartimento di polizia di Washington, era impegnato nella risposta alle rivolte di di mercoledì 6 gennaio al Campidoglio quando "è stato ferito mentre si opponeva fisicamente ai manifestanti. Tornato al suo ufficio di divisione, è poi crollato. Portato in ospedale è però morto in seguito alle ferite". Sulla morte dell'agente "indagheranno la sezione omicidi del dipartimento di polizia metropolitana, la polizia del Campidoglio e i nostri partner federali ", si legge ancora
È la quinta vittima dell'assalto dei sostenitori di Trump
Sicknick, che lavorava dal 2008 per il dipartimento di polizia di Washington, è la quinta persona a perdere la vita a causa dell'assalto al parlamento statunitense. Durante gli scontri hanno perso la vita anche quattro civili, tra cui la manifestante Ashli Babbit, veterana dell'aeronautica, uccisa dai colpi sparati da un agente. In tutto una cinquantina di poliziotti sono rimasti feriti, mentre sono circa settanta le persone arrestate.
Prima incriminazioni del procuratore di Washington Dc
Intanto l'ufficio del procuratore di Washington Dc ha annunciato le prime incriminazioni. I primi due cittadini finiti nel mirino delle autorità sono Mark Jefferson Leffingwell, accusato di aggressione ai danni di un agente federale e di essere entrato consapevolmente in un luogo pubblico soggetto a limitazioni di ingresso, e Christopher Michael Alberts, accusato di aver portato un'arma da fuoco nella zona del Campidoglio.