Usa il cellulare per 7 ore al giorno: 45enne si ammala di tumore al cervello
Un imprenditore 45enne si ammala di tumore al cervello. La Procura di Torino segnala il caso evidenziando una possibile causa particolarmente allarmante: l'uso massiccio del telefono cellulare. L'uomo ha riferito di aver usato il telefono cellulare per sette ore al giorno negli ultimi 20 anni. Il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto, quindi, un fascicolo per confermare le correlazini tra la malattia, un glioblastoma al cervello, e l'uso indiscriminato del dispositivo elettronico, utilizzato per lavoro senza alcuna precauzione. Le onde elettromagnetiche sprigionate, infatti, potrebbero aver influito nello sviluppo del tumore: sull'argomento è stato uno studio presentato dall'Iarc, Agenzia internazionale di ricerca sul cancro.
Onde elettromagnetiche cancerogene per l'uomo – La relazione tra cancro e uso di dispositivi elettronici non ha, per ora, certezze scientifiche, ma l'allarme è alto, tanto che i medici hanno sempre consigliato misure preventive. I campi elettromagnetici delle radiofrequenze sono "possibilmente cancerogeni per l'uomo", quindi in certi casi il rapporto casuale potrebbe essere ritenuto valido. Il maggiore rischio, come spiegato nelllo studio che ha coinvolto un gruppo di 31 scienziati provenienti da 14 nazione, è relativo ai gliomi, tumori al cervello, ed ai neurinomi dell'acustico, che minano, quindi, all'incolumità dell'apparato uditivo.
Utilizzo limitato di dispositivi con precauzioni – Negli atti del Ministero della Salute si legge di precauzioni inerenti l'uso di dispositivi elettronici. Misure preventive rivolte soprattutto ai bambini e agli adulti per un'educazione ad un utilizzo consapevole, ovvero usare il cellulare solo in casi di necessatà o con apparecchi vivavoce e auricolari. L'imprenditore 45enne malato di tumore al cervello è stato ascoltato in procura, ha spiegato di aver usato il suo telefono per 7 ore al giorno senza alcuna protezione. L'inchiesta aperta a Torino potrebbe stabilire un precedente storico, poiché non è mai stata ufficializzata una correlazione scientifica tra l'utilizzo massivo di dispositivi elettronici e sviluppo di malattie, nonostante le avvertenze di medici ed esperti.