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Uragano Kirk diretto verso l’Europa, Italia colpita da piogge al Nord: i suoi effetti

L’uragano atlantico si trova al centro dell’Oceano Atlantico e perderà la sua portata devastante non appena toccherà le acque fredde. Le zone che investirà di più sono Spagna, Germania e Scandinavia con cambi meteo intensi.
A cura di Giovanni Turi
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Arriva l'uragano Kirk verso l'Europa: l'Italia colpita solo marginalmente
Arriva l'uragano Kirk verso l'Europa: l'Italia colpita solo marginalmente

L'uragano Kirk avanza dal centro dell'Oceano Atlantico. E sta puntando sempre più l'Europa. In questi giorni l'evento meteorologico dalla forza di categoria 4 si è intensificato in pochissimo tempo con venti che hanno raggiunto i 230 chilometri orari. Tra martedì 8 e mercoledì 9 ottobre arriverà a sfiorare la Spagna e poi si concentrerà nel Canale della Manica e in Germania.

La curva verso Nord e lo spostamento verso le acque fredde del Nord Atlantico consentiranno all'uragano di perdere la sua portata devastante di natura tropicale e ne faranno così un ciclone extra tropicale. In questo modo, la "coda" che interesserà il Vecchio continente nel corso della seconda parte della settimana dovrebbe essere un "ex uragano".

Nella giornata di mercoledì Kirk, sgonfiato, entrerà in contatto con un altro vortice presente sul Nord Atlantico, creando un unico sistema ciclonico. Ma il sistema di bassa pressione che ne scaturirà si farà sentire con piogge e venti, in particolare in Gran Bretagna. Dal Met Office, infatti, prevedono un periodo "prevalentemente instabile" dal 9 fino a venerdì 18 ottobre.

Non mancano all'appello poi altre zone investite da quella che sarà una "depressione tropicale" con venti tra i 50 e 60 chilometri orari. Tra cui le coste galiziane della Spagna e quelle oceaniche della Francia occidentale, dove potrebbe scattare un'allerta meteo, oltre alla Scandinavia meridionale, Scozia e Irlanda del Nord.

Gli effetti dell'uragano Kirk in Italia

Seppur in maniera marginale, anche l'Italia sarà interessata da Kirk con piogge abbondanti nelle regioni settentrionali e in quelle lungo il Mar Tirreno. E anche con un incremento della forza dei venti occidentali, da cui scaturiranno mareggiate lungo le coste esposte. La Penisola è fuori dalla sua traiettoria, pertanto il ciclone potrebbe rendersi responsabile solo di qualche perturbazione indirettamente legata al suo passaggio.

L'uragano Kirk diventerà una tempesta atlantica

In altre parole, Kirk diventerà una forte tempesta atlantica capace di influenzare il meteo di alcune parti del continente. D'altra parte, Kirk si farà sentire nel Regno Unito, che nel suo storico l'ultima volta è stato colpito dalla tempesta del 1987 nata nel Golfo di Biscaglia che aveva interessato soprattutto la costa meridionale tra Hove e Hastings. Così come in Scandinavia, dove si genereranno tormente di neve. Finora, l'Europa non ha mai sperimentato un uragano del tutto sviluppato. Anche se Ophelia nel 2017 e Lorenzo nel 2019 si sono avvicinati di molto all'area.

Dall'altra parte dell'Atlantico, i meteorologi statunitensi sono rimasti vigili su Kirk per l'interno weekend. Avevano previsto "grandi mareggiate" lungo la costa orientale, riporta la Cbs, mentre già stavano toccando Isole Leeward, Antille e Bermuda. Le antenne del National Oceanic and Atmospheric Administration restano comunque dritte. Anche perché la stagione degli uragani atlantici è cominciata il primo giugno e si conclude il 30 novembre. I picchi delle attività tendono a essere raggiunti fino a metà settembre.

Al momento il focus è tutto sulla tempesta tropicale Milton che si è generata nel Golfo del Messico sabato 5 ottobre. Secondo le attese, si rafforzerà e ha come obiettivo la costa occidentale della Florida. Nel frattempo, è cominciata la conta dei danni dell'uragano Helene. Confermate almeno 229 morti laddove è passato. Nella sua visita nei luoghi più colpiti, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che il governo federale coprirà tutti i costi di rimozione dei detriti e delle misure d'emergenza in North Carolina per sei mesi. E farà lo stesso in Florida e Georgia per i prossimi 90 giorni.

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