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Uno stupratore è uno stupratore: rifugiato, nero, ebreo o italiano

Non sono gravi i fatti di Colonia? Sono gravissimi, indecenti e vergognosi per qualsiasi Paese che voglia essere civile. Sono schifosi (anche se nei forum vietati ai minori stanno fioccando le richieste di potersi gustare qualche video) e meritano una punizione esemplare come deve essere ogni volta che qualche prepotenza venga inflitta a chiunque. Sono gravi perché si inseriscono nel solco di un maschilismo che sembra non essere mai stato sorpassato per davvero e sono pericolosi gli uomini che si considerano liberi di esporre pubblicamente le proprie voglie. Sono schifosi gli stupratori, i molestatori e i violenti con le donne: che siano rifugiati, negri, ebrei, comunista, razzisti, fascisti, democratici, gialli, piddini, leghisti. Tutti.
A cura di Giulio Cavalli
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Colonia: donne contro le violenze di Capodanno
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Si è scatenato il dibattito per le violenze di capodanno a Colonia dove, stando alle indagini, almeno 31 sospettati sono già stati identificati e due arrestati. Il punto è che la discussione, ancora una volta, si è accesa più per alimentare la caldaia grassa delle proprie convinzioni piuttosto che allargare una discussione con comprende dignità femminile, maschilismo latente, effetti alcolici e medioevo nell'analisi. Così la vicenda di Colonia è diventata subito l'ennesimo vessillo contro gli stranieri (dimenticandosi che gli europei proprio in Germania fanno molto di peggio tutti gli in occasione dell'Oktoberfest come scritto qui) e gli xenofobi di ogni razza e specie ci hanno insegnato come chiudere le frontiere per evitare stupri.

Così chi prova a raccontare che lo stupro e il rispetto della donna non sia un vizio specifico di razza diventa immediatamente "maschilista", "comunista" o, al solito, "buonista del cazzo" mentre chi chiede che venga fatta chiarezza (ma dalla giustizia, mica dall'interesso politico del momento) diventa un inutile garantista. Eppure le ultime notizie dicono che la violenza avvenuta a Colonia si sia ripetuta in altre città europee e, indovinate un po', posso dirvi per certo che accade in italianissime realtà nel mondo dello spettacolo o della moda, per fare un esempio. «È stata organizzata, questa» ci dice l'intelligence da social (quella che oggi sta urlando che il pentito boss mafioso Brusca sia uscito di carcere per le feste cavalcando una notizia falsa): la violenza sulle donne risulta nella maggior parte dei casi "organizzata" dall'ignoranza maschile, il grado alcolico e il nazionalismo dei diversi maschilismi del mondo.

"Ci toccano le nostre donne", si legge in giro, anche negli infiorettati editoriali di vecchi tromboni ormai scollegati dal tempo: esistono donne nostre o non nostre? Esistono donne che non appartengano a loro stesse e nient'altro? Niente: quando gli uomini parlano o scrivono di donne non riescono a scrollarsi di dosso una boria astorica e ignorante. Del resto, permettetemi di essere volgare: quanti dei difensori indignati di questi giorni hanno chiamato "zoccola" la Presidente Boldrini? Niente statistiche o studi: fatevi la domanda e datevi la risposta, basterebbe Giggi Marzullo per smutandare questo finto sdegno che puzza di rivalsa.

Non sono gravi i fatti di Colonia? Sono gravissimi, indecenti e vergognosi per qualsiasi Paese che voglia essere civile. Sono schifosi (anche se nei forum vietati ai minori stanno fioccando le richieste di potersi gustare qualche video) e meritano una punizione esemplare come deve essere ogni volta che qualche prepotenza venga inflitta a chiunque. Sono gravi perché si inseriscono nel solco di un maschilismo che sembra non essere mai stato sorpassato per davvero e sono pericolosi  gli uomini che si considerano liberi di esporre pubblicamente le proprie voglie. Sono schifosi gli stupratori, i molestatori e i violenti con le donne: che siano rifugiati, negri, ebrei, comunista, razzisti, fascisti, democratici, gialli, piddini, leghisti, pentastellati. Tutti. E allo stesso modo è una falla di polizia e di amministrazione che possano avvenire attacchi così numerosi in una pubblica piazza, così liberamente, così alla luce del sole.

Però la verità va ascoltata, va usata e ogni tanto va anche osata per non diventare lo strumento di tutt'altro. L'Europa non ha un'emergenza di violenza sulle donne legate agli stranieri: in Europa le statistiche ci dicono e continuano a dirci che i peggiori aguzzini delle donne sono all'interno della propria famiglia. Quindi europeissimi, che vi piaccia o no. Lo dicono i numeri. E i numeri sono lo sguardo freddo sulle notizie. Anche su quelle che risultano comode per qualcuno spiattellate in tutta la loro superficialità.

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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