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Università, problemi col nuovo modello Isee: “Rischiamo di pagare tasse più alte”

L’ultima versione del sistema di valutazione del reddito è diventato un ostacolo per le tasse di decina di migliaia di studenti italiani come denunciato dal sindacato “Unione degli universitari”.
A cura di B. C.
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Non solo gli esami. Quest’anno gli studenti universitari italiani hanno avuto un altro “duro” compito da svolgere: pagare le tasse attraverso il nuovo modello di calcolo dell’Isee,  cioè l’indicatore che misura il reddito del nucleo familiare, e sulla base del quale l'Università decide in che fascia contributiva collocare gli studenti. La pratica non è complicata, tutta on-line, ma se non la si presenta si viene automaticamente inseriti tra i "ricchi" e si pagano molte più tasse rispetto a quanto dovuto realmente.  "La gestione dell'entrata in vigore della nuovo Isee – dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore del sindacato studentesco, l'Unione degli universitari, a Repubblica – è evidentemente fallace sotto molti punti di vista: ritardi che rischiano di non consentire la presentazione dell'Isee per l'assegnazione dell'importo delle tasse universitarie, mala gestione del periodo di transizione tra vecchia e nuovo Isee con conseguenti disuguaglianze tra studenti dello stesso ateneo".

L'Unione degli universitari spiega che “l'Inps dovrebbe sottoscrivere una convenzione con i Caf per potere rilasciare il modello Isee con le nuove regole – spiegano gli studenti – ma ancora questa convenzione non è stata sottoscritta e i Caf non possono rilasciare nessuna certificazione". Quindi la situazione è che ora molti ragazzi rischiano di finire nella fascia di pagamento più alta: fino a 2.200 euro).  Soldi che vanno aggiunti a quelli già versati a settembre, pari a 400/500 euro. E se si decide di sforare la data del 30 gennaio, ma di presentarla comunque entro il 15 aprile, a Torino, Firenze o Ancona ad esempio, si pagano cento euro di mora. Ma ci sono altre anomalie segnalate dall'Udu: "Due studenti dello stesso ateneo e con lo stesso Isee potrebbero vedersi collocare – dice Scuccimarra – in due fasce diverse, se uno ha presentato il vecchio Isee e l'altro il nuovo".

E ancora. "Una delle principali perplessità – concludono gli studenti – riguarda il calcolo delle borse di studio nella dichiarazione: se da una parte gli enti non dovranno considerare il peso dell'importo della borsa sull'Isee presentata per il suo ottenimento, dall'altra la borsa di studio, che dovrebbe avere una funzione sociale di sostegno a quelle famiglie che non possono permettersi di mantenere agli studi i propri figli, peserà in termini di fiscalità generale sul nucleo familiare".
Gli studenti chiedono l'avvio di un monitoraggio che "coinvolga studenti e atenei con lo scopo di verificare l'impatto del nuovo sistema Isee in termini di gettito e consenta un adeguamento dei diversi sistemi di tassazione alle nuove esigenze affinché non siano gli studenti a dover pagare sulle proprie spalle ipotetiche variazioni delle tasse universitarie".

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