Università private, sconti sulle rette: fino a 700 euro in meno con le detrazioni fiscali
È stato fissato a 3.700 euro il tetto massimo di spesa detraibile per le tasse e i contributi di iscrizione all’università privata. Un decreto del 28 dicembre, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 marzo 2018, stabilisce questa cifra grazie alla quale è possibile calcolare a quanto ammonta la somma di denaro recuperabile dalle famiglie grazie alle detrazioni. Considerando che la percentuale detraibile è il 19%, si possono ‘riprendere’ fino a 703 euro. La detrazione non è però sempre uguale, ma varia in base a due criteri: l’area geografica e il tipo di corso di laurea a cui si è iscritti.
Il decreto riguarda l’individuazione degli importi detraibili per l’anno 2017 e riguarda tutte le università non statali. Come accennato, la cifra varia in base ai corsi di laurea. Tutti i corsi vengono raggruppati in quattro aree: medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale. Per sapere a quale area appartiene il proprio corso è possibile consultare le tabelle presenti nel decreto a questo link (consultabili a partire dalla settima pagine del documento). La cifra varia anche in base all’area geografica: l’Italia viene suddivisa in tre macro-regioni, ovvero Nord, Centro e Sud e Isole. Si va da un importo minimo detraibile di 1.500 euro a un massimo di 3.700 euro.
Il decreto individua “la spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico dell’università non statali, detraibile dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2017” sulla base dell’area disciplinare e della regione in ha sede l’ateneo. La seguente tabella riassume quali sono gli importi per ogni categoria di studente.
Per quanto riguarda gli studenti afferenti all’area medica delle università private, le detrazioni sono applicabili per un massimo di 3.700 euro al Nord, 2.900 euro al Centro e 1.800 euro al Sud e nelle Isole. Per l’area sanitaria il tetto al Nord è di 2.600 euro, al Centro di 2.200, al Sud e nelle Isole di 1.600. Per l’area scientifico-tecnologica i limiti si alzano nuovamente, arrivando a 3.500 euro al Nord, 2.400 al Centro e a 1.600 nel Sud e nelle Isole. Infine, per l’area umanistico-sociale il tetto è fissato a 2.800 euro al Nord, 2.300 euro al Centro, e 1.500 euro al Sud e nelle Isole.
La detrazione è valida anche per l’iscrizione a corsi di dottorato, di specializzazione e per i master universitari di primo e di secondo livello. In questi casi il tetto è di 3.700 euro al Nord, 2.900 euro al Centro e 1.800 al Sud e nelle Isole. Agli importi va sommato anche quello relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio.