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Università, bufera sul calcolo del nuovo Isee. Gli studenti: “Così sembriamo tutti ricchi”

Nel calcolo del nuovo Isee vengono conteggiate anche le borse di studio, facendo – paradossalmente – apparire più ricchi proprio gli studenti con maggiori difficoltà economiche.
A cura di D. F.
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E' allarme tra gli studenti universitari che devono presentare il nuovo ISEE. Per quanto possa sembrare un vero paradosso, la fascia di contribuzione aumenta proprio a causa dell'ottenimento di una borsa di studio, strumento che dovrebbe proprio compensare le possibilità dei meno abbienti e quindi, almeno in linea teorica, non essere conteggiato nel reddito. Eppure dal primo gennaio il calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente per l’università (ISEEU) sta penalizzando proprio gli studenti universitari più deboli.

Secondo le associazioni della categoria, infatti, i nuovi parametri per il calcolo dell’ISEE faranno apparire più ricchi coloro che in realtà non lo sono e – in virtù di ciò – ottengono una borsa di studio. Nelle intenzioni del governo il nuovo Isse avrebbe dovuto garantire maggiore trasparenza, stanando finalmente coloro che ottengono contributi pubblici pur beneficiando di condizioni economiche favorevoli. Una battaglia che, in linea di principio, vede d'accordo le associazioni studentesche, ma che a livello pratico rischia di rivelarsi una farsa. Alberto Campailla, portavoce di Link – Coordinamento Universitario – teme che "si stia cercando di tagliare la spesa pubblica facendo pagare i più svantaggiati”.

Ma cosa accade, per l'esattezza? Semplice: la borsa di studio viene inclusa tra i redditi e, malgrado non venga considerata per l'ottenimento dello stesso beneficio l'anno seguente, va ad incidere sul calcolo della fascia di contribuzione per quanto concerne le tasse universitarie. Non solo: l'inclusione delle borse di studio nel nuovo Indicatore rischia di avere conseguenze anche sulle agevolazioni ottenute dal nucleo familiare con la possibilità che la famiglia perda il diritto ad altre agevolazioni, come lo sconto sulle bollette. Ma non è tutto: "Contestiamo anche il fatto che il reddito da lavoro dei fratelli adesso venga conteggiato per intero mentre prima era ridotto del 50%. Come anche la previsione che vengano considerati i redditi del genitore divorziato che non versa alimenti", spiegano le associazioni studentesche.

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