“Una zanzara mi ha messo fuori combattimento”, morto di West Nile il pittore Momò Calascibetta
Il virus West Nile, la febbre del Nilo Occidentale, fa la prima vittima in Sicilia. Antonio Momò Calascibetta, noto pittore palermitano, è morto a 73 anni dopo “due mesi difficili”, come si legge nel messaggio affidato alla sua pagina Facebook.
L’uomo era stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del Sant'Antonio Abate di Trapani. Per lui non c'è stato nulla da fare, nonostante i medici avessero intuito si trattasse di Febbre del Nilo. Ricoverato a Ferragosto per un'insufficienza respiratoria, le sue condizioni si sono poi aggravate ed è finito in terapia intensiva.
“Cari amici, sono stati due mesi difficili. Vi sembrerà ridicolo, ma ad agosto una zanzara mi ha messo fuori combattimento”, si legge in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“A me le zanzare non hanno mai fatto niente. Stavolta, però, mi sono sentito molto male. In principio non avevo collegato il mio malessere con la puntura di zanzara. Pensavo fosse covid, magari di una nuova variante, non riconosciuta dai tamponi, ma niente: pur prendendo i farmaci del caso, la febbre non passava e la stanchezza aumentava. All’improvviso ho perso conoscenza. Mi sono ritrovato in ospedale, con mia moglie e mio figlio al mio fianco”, prosegue il racconto. Non poteva parlare, “potevo solo comunicare con gli occhi quanto volessi loro bene”.
E ancora, si legge su Facebook: “Doveva essere qualcosa di grave, ma io volevo vivere. Volevo continuare a dipingere, continuare a raccontare al mondo la mia storia. Sentivo vicino l’amore di Enza e Filippo e degli amici più cari, che chiamavano ogni giorno. Non potevo mollare. Infine è arrivata la diagnosi”. Febbre del Nilo Occidentale. Poi, il decesso.
A scrivere “l’addio” su Facebook, “per dirvi che non sono morto, il mio corpo è morto”, sono stati i suoi familiari. L’ultimo saluto è previsto mercoledì dalle 11 nella sua casa di Marsala.