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Una videocamera nascosta nel bagno delle donne del campus di Savona: scatta l’allarme

La scoperta fatta da uno studente (entrato perché i servizi degli uomini erano chiusi). La direzione del campus fa sapere di essersi rivolta alla polizia di Stato.
A cura di Biagio Chiariello
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Uno studente del Campus universitario di Savona ha trovato una mini telecamera sotto il lavabo nel bagno delle donne. Il ragazzo ha spiegato di essere entrato perché i servizi riservati ai maschi erano chiusi: una volta dentro avrebbe notato un filo penzolare dal lavandino.

"Ero andato nel bagno delle donne perché quello degli uomini era chiuso – racconta il ragazzo -. Mi sono accorto della presenza di un filo sotto il lavabo. Mi sono avvicinato e ho visto una strana luce blu".

Incuriosito lo avrebbe tirato scoprendo la microcamera nascosta, puntata direttamente verso il water. "L’ho staccata e l’ho fotografata, poi ho girato la telecamera verso il muro, per evitare che potesse continuare a riprendere persone nel bagno" ha detto.

Al suo ritorno nel bagno, però, il dispositivo era scomparso.

Il tempo di uscire per avvertire qualcuno e magari segnalare l’episodio e rientrare e la minicamera non c’era più. Era stata tolta. Mi pare di aver visto un uomo che entrava nel bagno. Non mi sembrava uno studente, mi sembrava una persona più adulta".

Daniela Zucchiatti dell’amministrazione del Campus universitario, ricevuta la segnalazione degli studenti, ha informato il rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino. "Abbiamo ricevuto delle mail da parte degli studenti che ci segnalavano questo fatto. Abbiamo chiamato la questura e ci stiamo adoperando per verificare e approfondire quanto segnalato perché dobbiamo tutelare i nostri studenti ed evitare che certe situazioni possano ripetersi".

Il personale dell'università ha poi allertato la polizia di Stato per le verifiche del caso. "Stiamo accertando i fatti, abbiamo un sistema di videosorveglianza che metteremo a disposizione della polizia – fa sapere il prorettore Marco Testa – Nel caso in cui l'episodio si rivelasse vero procederemo nella maniera più severa possibile".

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