Una famiglia su 4 senza tredicesima (ma gli italiani non rinunciano alle spese di Natale)

È un sondaggio realizzato dall’istituto Swg per Confesercenti a rivelare l’aumento dei nuclei familiari che quest’anno non potranno contare sulla tredicesima durante il periodo natalizio. Dal 22% dello scorso anno, dunque, si è passati ad un 25% di famiglie per le quali non ci sarà alcuna “integrazione” rispetto alle entrate annuali. Tuttavia, come riporta l’Ansa in uno speciale di approfondimento, “grazie alla bassa inflazione e agli aumenti contrattuali le tredicesime quest'anno ammonteranno a 42,3 miliardi, in aumento dello 0,6%, pari a 8 euro in più per ogni lavoratore”. Il problema è semmai che di questa cifra ben 12,8 miliardi di euro finiranno per servire come copertura per mutui o altri conti in sospeso: altro segnale del fatto che il 2014 sia stato un anno di grande sofferenza per le famiglie italiane, con il peggioramento generale degli indicatori e dei misuratori della qualità della vita (e della stabilità finanziaria, ovviamente), oltre che con l'aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto a livello giovanile.

Il report della Confesercenti è però chiaro: malgrado tale situazione, gli italiani non rinunceranno al “Natale”: “Le famiglie spenderanno per i regali 7 miliardi di euro, 270 milioni in più rispetto allo scorso anno, anche se preferiranno la convenienza alla qualità […] il 71% del campione risponde, infatti, che si potrà permettere regali convenienti per festeggiare, mentre solo il 16% preferirà regali di qualità per i propri cari ed, infine, un 13% ammette che non potrà permettersi nessun regalo”.

A prevalere è dunque un cauto ottimismo, anche se la scelta cadrà soprattutto sui regali “utili”, preferiti da circa il 43 percento degli intervistati (mentre il 31% opterà per i tradizionali “giochi”, soprattutto a vantaggio dei più piccoli e il 12% sceglierà regali di alta tecnologia, incluse le novità di quest’anno).