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Un turista è stato fermato al porto di Venezia con 14 lingotti d’oro e 12mila euro in valigia

A finire nei guai un turista tedesca di ritorno dalla Grecia che aveva con sé 825,4 grammi di oro, dal valore di circa 50mila euro. Il bottino è stato messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza.
A cura di Giovanni Turi
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Quattordici lingotti d'oro e quasi 12mila euro in contanti. È il contenuto dentro la valigia di un turista tedesco al porto di Fusina, a Venezia, scoperto e sequestrato dalla Guardia di Finanza del capoluogo veneto e dai funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Partito in motonave dalla Grecia e sbarcato in Italia, l'uomo di mezza età stava rientrando in Germania senza aver dichiarato il trasporto di questi beni.

I controlli sono stati realizzati al terminal veneziano nel corso degli accertamenti di routine a tutti i mezzi e passeggeri in arrivo e in partenza. Nel momento in cui i militari hanno chiesto al turista se avesse con sé valori non dichiarati, lui avrebbe negato. Una volta aperto il bagaglio, però, la sua versione è stata smentita. All'interno sono stati trovati 14 placchette in oro dal peso di 825,4 grammi, per un valore intorno ai 50mila euro, e 11.500 euro in contanti. Per l'appunto, nulla di tutto ciò era stato dichiarato.

Sulla base della legge n. 7 del 2000, in Italia vige l'obbligo di dichiarare il trasferimento da e verso l'estero di oro con importi pari o superiori a 12.500 euro all'Unità di informazione finanziaria. I guai non sono finiti per il turista visto che è prevista una sanzione amministrativa da un minimo del 10% ad un massimo del 40% del valore negoziato che verrà emessa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Al termine degli accertamenti i lingotti sono stati posti sotto sequestro.

La finanza di Venezia ha poi spiegato che l'operazione è stata condotta soprattutto per prevenire possibili ipotesi di riciclaggio di denaro. Specificando che "l'operazione anti-frode – riporta il Corriere del Veneto -, posta in essere anche allo scopo di prevenire possibili ipotesi di riciclaggio di denaro, è frutto della stretta collaborazione tra l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di Finanza, la cui attività congiunta si inquadra nella più ampia azione di prevenzione anche dei valichi di confine, a tutela degli interessi economici-finanziari del Paese e a contrasto dei traffici illeciti".

Una vicenda simile è accaduta all'aeroporto Marconi nei primi di agosto. Una donna stava partendo per la Romania con una borsa carica di 460 grammi d'oro, senza denunciarne il possesso. Prima che si imbarcasse, il personale della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli in servizio allo scalo ha fermato la donna di origine rumena. È scattato un controllo di rito e sono stati scoperti così 126 lingotti d'oro puro dal valore stimato di circa 33mila euro.

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