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“Un tonfo, sembrava un fagotto”, il racconto del passante che ha salvato il bimbo caduto dal quarto piano

L’appello del docente che ha rianimato e salvato il bambino di 18 mesi scivolato dalle braccia della madre e caduto dal quarto piano di una palazzina a Bologna: “Può accadere a tutti, frequentate corsi di primo soccorso per salvare vite”.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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"Tutti gli adulti dovrebbero frequentare corsi di primo soccorso, perché può accadere a tutti” è l’appello del passante che giovedì scorso ha rianimato e salvato il bambino di 18 mesi scivolato dalle braccia della madre e caduto dal quarto piano di una palazzina di Bologna.  Un salvataggio del tutto casuale come casuale era la sua presenza in zona e che però si è rivelata decisiva per salvare il bimbo.

Altrettanto decisivo si è rivelato il corso di primo intervento a cui ha partecipato in estate e che gli ha permesso di mettere in atto le prime manovre rianimatorie e far ripartire il cuore del piccolo, ora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Bologna ma fuori pericolo. Per questo Francesco Di Lucca, professore di storia dell’arte al liceo, ha lanciato un appello pubblico invitando tutti a frequentare dei corsi di prima emergenza per poter salvare vite umane come è capito a lui per caso.

“Ho visto una cosa, che sembrava un fagotto, cadere. Ho sentito un tonfo assurdo. E solo dopo ho capito che si trattava di un bambino" ha raccontato l’uomo al Resto Del Carlino, ricordando quei terribili minuti nei quali sembrava si fosse consumata una tragedia.

Quel giorno, secondo quanto ricostruito finora, la madre del piccolo lo teneva in braccio affacciata alla finestra. La donna, incinta, però ha avuto un mancamento improvviso e il bimbo le è scivolato dalle braccia facendo un volo di diversi metri nel vuoto.

“Ho avuto un istinto immediato. Aveva gli occhi sbarrati, non respirava, non c’era battito” ha ricordato il docente, aggiungendo: “Ho ripercorso a mente fredda e lucida le pratiche di primo soccorso apprese al corso che ho frequentato lo scorso anno. Ho iniziato il massaggio cardiaco. Dopo un po’ il piccolo ha tossito, ha mosso gli occhi, un braccino e la gamba".

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