Un pinguino è morto dopo aver ingerito una mascherina. Gli animalisti: “Troppi rifiuti da Covid”
Al di là dei contagi e dei decessi, l’emergenza coronavirus ha portato ad un’altra grande criticità: tonnellate e tonnellate di rifiuti inquinanti in tutto il mondo tra guanti e mascherine. In Brasile è diventato un caso il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus) morto dopo aver ingerito una mascherina di tipo N95. Gli ambientalisti brasiliani sono preoccupati per il crescente aumento dei cosiddetti "rifiuti pandemici", smaltiti in modo errato e che finiscono per avvelenare gli ecosistemi marini.
L'autopsia sull'animale, trovato morto a Sao Sebastiao, sulla costa nord dello Stato di San Paolo, ha accertato che la morte dell'esemplare è avvenuta per l‘ingestione di un dispositivo di protezione del modello N-95, indicato per uso ospedaliero, che gli esperti hanno rinvenuto all'interno dello stomaco del pinguino, rendono noto i media locali. La necroscopia è stata eseguita dall'Istituto Argonauta, responsabile del monitoraggio delle spiagge della costa nord di San Paolo per contribuire alla salvaguardia delle zone costiere.
Secondo i dati dell'organizzazione, tra il 16 aprile e il 13 settembre di quest'anno sono state trovate ben 113 mascherine sulle coste settentrionali dello stato di San Paolo. Nella sola giornata dell'8 settembre ne sono state trovato dieci. Il presidente della ong, Hugo Gallo Neto, ha ribadito la necessità di imporre e verificare il corretto smaltimento di questi rifiuti."L'impatto non è solo sulla fauna ma anche sulla salute e sull'economia, perché bisogna ripulire la spazzatura lasciata dalle persone. Se non si raccolgono i rifiuti lasciati dalla gente a Praia Grande, il giorno dopo nessuno vorrà andarci. Sta diventando un problema cronico e di grande impatto", ha spiegato.