Un pescatore di Lampedusa ha salvato 24 migranti in mare dopo un naufragio: “Lo rifarei mille volte”
La legge del mare, Vincenzo Partinico, la conosce bene. Da quando aveva dodici anni, prima con il nonno e poi con il padre, non ha mai abbandonato nessuno in mare. Il pescatore che sabato notte è uscito con la sua barca a Lampedusa era a trentanove miglia dalla costa, poco prima delle cinque del mattino, con le luci accese e pronto per calare le reti, quando ha sentito un urto sulla prua: erano otto persone. L'uomo racconta la sua esperienza all'Adnkronos: "Alcuni sono finiti in mare, allora insieme al ragazzo che lavora con me abbiamo iniziato a lanciare i salvagenti – spiega – Ne abbiamo recuperati due dal mare, poi tutti gli altri".
Il pescatore ha salvato la vita a 24 migranti naufragati davanti ai suoi occhi: "Ho avuto paura – racconta – Avevano i vestiti zuppi d'acqua e negli occhi spalancati il terrore di quello che avevano vissuto, avranno pensato di morire". Partinico, però, non ha avuto nessun dubbio, né avrebbe potuto fare altrimenti: "Lo rifarei altre mille volte, non potevo mica invertire la rotta e andare via lasciandoli in mare – continua – Una persona che ha un cuore non può farlo, non sarei riuscito a dormire la notte". I migranti "sono esseri umani", non c'è alcuna differenza e "chi dice il contrario è solo un cretino".
Dopo aver affidato i naufraghi alla motovedetta della Capitaneria di porto, il pescatore ha fatto ritorno sull'isola, dove è stato denunciato perché non autorizzato a stare così lontano dalla costa: "Possono farmi tutte le multe che vogliono – annuncia Partinico – tanto io lo rifarei altre mille volte". Poi dice la sua anche sulla situazione a Lampedusa: "Sull'isola i migranti non li vedi mica a passeggio per le strade, una volta sbarcati vengono condotti nell'hotspot e davanti le nostre coste ci sono le navi quarantena – spiega – Non abbiamo paura, ma certo non si può dire accoglienza lasciarli ammassati come animali dentro un centro". Tra i molti messaggi di supporto arrivati al pescatore c'è anche quello dell'Ong Mediterranea Saving Humans: "La legge del mare e dell'umanità valgono di più di qualsiasi ordine dato da persone ciniche che usano il potere per far morire – si legge in un tweet – Noi siamo con te".