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Un pentito: “Le bombe di Reggio fecero saltare attentato ad Alfano”

È quanto detto da Luigi Rizza, sentito al processo a Catanzaro per le esplosioni del 3 gennaio 2010: il motivo del risentimento di Cosa Nostra nei confronti dell’allora ministro della Giustizia sarebbe stato l’inasprimento del regime di carcere duro.
A cura di S. P.
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La mafia stava progettando un attentato contro Angelino Alfano, quando questo era ministro della Giustizia, poi saltato a causa delle bombe esplose il 3 gennaio 2010 contro la Procura generale di Reggio Calabria. Bombe che avevano fatto alzare un polverone e mandato a monte l’attentato contro Alfano. A rivelarlo è il pentito Luigi Ruzza, sentito al processo in corso a Catanzaro per gli attentati ai magistrati reggini. Cosa Nostra era arrabbiata e lo erano anche le cosche della ‘ndrangheta calabrese perché i Lo Giudice, accusati degli attentati, non avevano chiesto il permesso per un gesto così eclatante. Alfano era nel mirino della criminalità a causa dell’inasprimento del regime del carcere duro. Durante l'interrogatorio il pentito, rispondendo alle domande del pubblico ministero, ha riferito che nel 2009 ci fu una riunione tra le famiglie siciliane di Cosa Nostra alla quale partecipò anche Matteo Messina Denaro.

Le reazioni di Ncd – Immediato il commento del presidente del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani: “Non abbiamo mai avuto dubbi sull'efficacia dell'azione di Alfano contro la mafia e la criminalità organizzata quando ricoprì il ruolo di Ministro della Giustizia. Adesso le rivelazioni del pentito Rizza ne sono una conferma. Conosco bene Alfano e so per certo che continuerà a perseguire al meglio questa strada”. Anche il vicecapogruppo Ncd alla Camera, Dorina Bianchi, ha commentato quanto rivelato dal pentito parlando di particolari “davvero inquietanti”. “Siamo fiduciosi che la magistratura saprà presto accertare tutte le dinamiche, anche in relazione al processo in corso sulle bombe contro i magistrati di Reggio Calabria. Abbiamo comunque la certezza che il ministro Alfano, e con lui tutto il Nuovo Centrodestra, non si farà per nulla intimorire e non arretrerà di un millimetro nel contrasto a tutte le mafie”, così il membro della commissione Antimafia.

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