Un libro per ogni futuro compleanno del figlioletto, l’ultimo atto di amore di Laura prima di morire
Un libro per ogni futuro compleanno del figlioletto di tre anni fino quando sarà adulto, è l’ultimo gesto di amore di Laura Lonzi, maestra elementare toscana morta prematuramente a causa di un raro e terribile tumore che l’ha stroncata a soli 37 anni.
"Nostro figlio crescerà nel ricordo di sua madre anche se non ha ancora compiuto tre anni", ha raccontato il marito, Antonio Salerno, che è stato al suo fianco negli otto mesi di calvario dalla diagnosi fino agli ultimi tragici giorni quando si è capito che per la sua amata non c’era più nulla da fare.
"Ad aprile Laura aveva capito che non c'era più nulla da fare da prima che lo dicessero i medici. Ha iniziato a scrivere lettere per noi e a registrare video per quando non ci sarebbe stata più, per non lasciarci soli” ha raccontato l’uomo a La Repubblica ricostruendo quei difficili momenti.
La scoperta della malattia nell’ottobre scorso, quando sono partire immediatamente le cure tra chemio e radioterapia. La maestra è stata sottoposta anche a un intervento chirurgico e ha provato anche cure sperimentali in Germania ma nulla è servito contro il terribile male che l’ha colpita.
La coppia si è sposata lo scorso 7 giugno e Laura è morta lo scorso martedì nel suo letto, come aveva deciso, mai lasciata sola dalla sua famiglia.
Quando ha capito che ormai non c'era più nulla da fare ha deciso di comprare un libro per ogni futuro compleanno del figlio accompagnati da una lettera per tutti i suoi momenti importanti, dal primo giorno di scuola in poi.
I libri li ha consegnati alla sua migliore amica con il compito di darli al piccolo Tommaso nei momenti prestabiliti. Ricordatevi di colmare i vuoti di Tommaso con magiche parole d'amore", si è raccomandata Laura nella lettera che è stata letta al suo funerale.
“Mi ha chiesto di sorridere tutti i giorni per nostro figlio” ha raccontato ancora il marito, ricvelando: “Un paio di giorni fa Tommaso piangeva disperato, voleva la sua mamma. Gli ho spiegato che adesso è diventata una stella. L'altra notte è venuto a svegliarmi, mi ha portato in giardino per guardare le stelle".