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Un italiano su sei non ha ricevuto nessun regalo di Natale

Lo rivela un’analisi Coldiretti/Ixé, dalla quale si evidenzia tuttavia che a rinunciare al tradizionale dono sono però il 23% in meno rispetto allo scorso anno segnato ancora dagli effetti della pandemia.
A cura di Davide Falcioni
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Un italiano su sei oggi non ha ricevuto nessun regalo di Natale a causa del clima di sobrietà determinato soprattutto dalle difficoltà economiche e dalle preoccupazioni per il futuro. È quanto emerge dall'analisi Coldiretti/Ixé dalla quale si evidenzia tuttavia che a rinunciare al tradizionale dono sono però il 23% in meno rispetto allo scorso anno segnato ancora dagli effetti della pandemia.

Tra coloro che hanno scartato i regali la spesa media è stata di 177 euro a testa ma in molti – sottolinea il report – sono stati costretti a dirottare il budget dei regali per affrontare spese urgenti. La punta dell'iceberg della situazione di disagio in Italia sono i 3 milioni di persone che nel 2022 sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).

Un'emergenza sociale senza precedenti dall'ultimo dopoguerra – sottolinea Coldiretti – con il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza alimentare che ha superato quota 600mila, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 337 mila anziani sopra i 65 anni, e 687mila migranti stranieri. Fra i nuovi poveri – continua l'associazione di categoria – ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell'energia con il caro bollette.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari – sottolinea Coldiretti – lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

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