Un italiano su quattro non crede alle immagini della guerra: “È propaganda ucraina”
Da cinquantuno giorni le televisioni italiane trasmettono le immagini della guerra in Ucraina, ma c'è chi non è affatto sicuro di ciò che sta guardando. Secondo un sondaggio realizzato oggi da Demos per Repubblica, infatti, la percezione dei cittadini rispetto all'informazione in tempo di guerra è molto meno prevedibile di quanto si pensi. Innanzitutto gran parte degli italiani dice di essere informato sui fatti: precisamente sette su dieci seguono – molto o abbastanza – l'evoluzione del conflitto in Ucraina. Viene apprezzata la narrazione che viene fatta in televisione, ma non dai talk show colpevoli di spettacolarizzare la guerra. Meno successo riscuotono in giornali.
Scendendo però più nel dettaglio, la narrazione e la comunicazione sviluppata sulla guerra in Ucraina crea uno scetticismo diffuso nella popolazione: quasi della metà degli italiani – secondo il sondaggio di Demos – crede che l'informazione sia "distorta e pilotata"; per quasi un italiano su quattro, invece, non solo l'informazione non è corretta, ma i massacri mostrati dagli organi di stampa sarebbe frutto della propaganda ucraina "ispirata" dal presidente Zelensky.
Lo stesso sondaggio pubblicato sul quotidiano romano rileva anche delle differenze nella diffidenza nei confronti dell'informazione da parte dell'elettorato dei partiti italiani: il 60% di chi vota Fratelli d'Italia crede che l'informazione sia manipolata, percentuale che si abbassa leggermente ma resta oltre il 50% tra gli elettori di Lega e Movimento 5 Stelle. Poco meno della metà di chi vota Forza Italia è diffidente nei confronti dell'informazione sulla guerra in Ucraina. Tra i grandi partiti, invece, solo gli elettori del Pd affermano in gran parte di credere a ciò che viene mostrato da giornali e tv.